Cantina Faraone
            

Spumante VSQ Metodo Classico Dosaggio Zero

            

Uve utilizzate – Passerina 100%

Permanenza sui lieviti – min. 24 mesi


Siamo a Calleranesco, una frazione di Giulianova, lungo la statale SS 80; qui, dal 1903, ha sede l’Azienda Agricola Faraone nella quale Giovanni Faraone tornò per riprendere in mano la cantina di famiglia che aveva iniziato a produrre vino a partire già dagli anni 30 del secolo passato, vendendolo sfuso. Nel 1968, con la costituzione della DOC del Montepulciano d’Abruzzo, le cose cambiarono. Giovanni comprese che era determinante, per il futuro dell’azienda, puntare sui vitigni autoctoni come il Montepulciano, il Sangiovese, la Passerina, decidendo di iniziare a imbottigliare i vini che produceva tanto da far uscire la prima bottiglia di Montepulciano d’Abruzzo, dell’’azienda Faraone, nel 1970. Poco dopo, quel suo carattere mai domo dei risultati ottenuti e ricordandosi del viaggio di nozze che aveva fatto nella zona dello Champagne, decise di produrre uno Spumante Metodo Classico. Dopo anni di prove e dopo aver ottenuto per primi in Abruzzo, l’autorizzazione a produrre spumante ricevendo dalle autorità competenti per l’Abruzzo e il Molise la sigla VSN1/TE (Vini Spumanti Naturale n° 1/ Teramo), nel 1983 usci la prima “Bolla” alla cui base vi erano e uve del vitigno Passerina. Una scelta coraggiosa che era confortato dalle virtù di quel vitigno i cui frutti non solo avevano un contenuto acido elevato e un PH sempre molto basso, ma i vini prodotti avevano una grande stabilità e la capacità di reggere nel tempo. In degustazione abbiamo portato all’attenzione del panel lo Spumante in oggetto non millesimata che racconta perfettamente il potenziale delle uve Passerina e che in questo caso si presenta all’esame visivo di un colore giallo paglierino tenue e con un perlage persistente a grana fine, mentre al naso rivela sentori di frutta a polpa bianca, in particolare di mela e pera, vertendo poi su aromi di fiori bianchi e spezie e chiudendo con eleganti note di crosta di pane e un retrogusto di mandorle fresche.

Al palato è cremoso, fresco, lineare nel suo equilibrio sapido e acido.

Lungo e persistente. Piace berlo e ancor di più riberlo.


Il vitigno a bacca bianca conosciuto come Passerina è un presente nell’Italia centrale e particolarmente diffuso nelle Marche e in Abruzzo. Il nome sembra derivi dalla golosità dei passeri, ghiotti dei suoi acini. Sembra appartenga alla appartenere alla famiglia dei Trebbiani.


Voto: 90/100 BB
      
           
      
                   
         
         
Cantina Coop. Citra
            

Spumante VSQ  Metodo Classico Brut - Linea Fenaroli

            

Uve utilizzate –  non indicati si suppone vitigni bianchi del territorio


Permanenza sui lieviti – min. 36 mesi


Ci troviamo a Ortona in provincia di Chieti in un areale vitivinicolo che rappresenta il cuore produttivo di tutta la regione Abruzzo, sul quale operano decine di cooperative fra le quali Citra, in rappresentanza di un consorzio di secondo livello che integra altre 8 cooperative sociali. Fondata nel 1973 con il tempo è diventata il punto di riferimento di 3000 conferitori che operano su 6.000 Ha, che contribuiscono a costituire una massa di vini di migliaia di ettolitri, commercializzati in diversi modi fra i quali tre line produttive che valorizzano i vitigni autoctoni abruzzesi come il Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina, Cococciola e Montonico. Una di queste linee interessa gli spumanti come questo Metodo Classico che si presenta all’esame visivo di un colore rosa tenue, ma brillante, e con un perlage persistente a grana fine.

Al naso offre note fruttate di ciliegia, melograno, oltre a percezioni di petali di rosa, con un crescendo di sensazioni agrumate di pompelmo rosa e di erbe officinali, finendo con note di crosta di pane e pasticceria.

In bocca è pulito, secco, fresco; la bolla fine e delicata rende equilibrata e persistente la beva che risulta piacevole


Il Pecorino, il vino dei pastori. Questo vitigno a bacca bianca da sempre coltivato sui Monti Sibillini, si è poi trasferito dalle Marche in Abruzzo dove si è diffuso molto bene. Un vitigno riscoperto da un paio di decenni essendo stato relegato, in passato, in territori sempre più ristretti a causa della ridotta produttività. Un vitigno che regala vini molto strutturati dotati di profumi marcati e netti.


Voto: 88+/100
      
           
      
                   
         
         
Cantina Coop. Citra
            

Spumante VSQ Metodo Classico Pas Dosé - Linea Fenaroli

            

Uve utilizzate – Montonico

Permanenza sui lieviti – min. 18 mesi


Un altro impegno profuso dalla cantina Citra è stato quello di valorizzare i vitigni autoctoni come il Montonico dal quale dopo anni di sperimentazione è riuscita a far quadrare il cerchio nell’interpretazione di un vitigno che meritava e merita molta attenzione. Lo spumante proposto in degustazione si presenta all’esame viso di un colore giallo intenso con riflessi dorati e con un perlage delicato a grana molto fine.

Al naso propone note di frutti a pasta gialla, di fico maturo. di frutta secca, con un finale che ricorda la crosta di pane e la pasticceria.

L’entratura in bocca è piacevolissima, pulita, secca, fresca, sapida, croccante; una bella bolla equilibrata e persistente


Il Montonico è un vitigno a bacca bianca autoctono con radici profonde nel cuore dell’Abruzzo con una storia millenaria tanto da rappresentare un tassello importante della biodiversità viticola abruzzese. Il nome “Montonico” potrebbe derivare dalla parola montagna in riferimento alla sua predisposizione ad essere coltivato anche in zone collinare e montane.


Voto: 89+/ 100
      
           
      
                   
         
         
Cantina Coop. Citra
            

Spumante VSQ Metodo Classico Extra Brut - Linea Fenaroli

            

Uve utilizzate – non indicati si suppone vitigni bianchi del territorio

Permanenza sui lieviti – min. 18 mesi


Anche questo spumante è inserito nella linea produttiva indentificata della cantina come Fenaroli, Stiamo parlando di Extra Brut che si presenta all’esame visivo di un colore giallo oro con riflessi brillanti, e con un perlage fitto a grana fine.

Le percezioni olfattive propongono sentori di camomilla e salvia che si integrano a quelli di pesca bianca e di limone, con note di fiori e frutta secca; il finale riporta a sensazioni speziate, profumi di burro e lievito di pane. In bocca sorprende per l’intensità, la fragranza e con una freschezza inaspettata, il tutto sorretto da un buon equilibrio fra acidità e sapidità, regalandogli una bella persistenza. Finale leggermente amaricante.


Voto: 91/100
      
           
      
                   
         
         
Cantina Coop. Citra
            

Spumante VSQ Metodo Classico Bianco Brut Linea Fenaroli

            

Spumante VSQ Metodo Classico Bianco Brut Linea Fenaroli

Uve utilizzate – non indicati si suppone vitigni bianchi del territorio

Permanenza sui lieviti – min. 18 mesi


Anche questo spumante è inserito nella linea produttiva indentificata della cantina come Fenaroli, Stiamo parlando di Bianco Brut che si presenta all’esame visivo di un colore giallo paglierino brillante, con riflessi dorati, e con un perlage lungo a grana fine, mentre al naso si presenta con sentori di frutta a polpa bianca, pera matura, note cedrine di bergamotto, nocciola e pietra focaia, con finale ampio ed elegante di biscotteria al burro. Al gusto ha un ingresso fresco; ben bilanciato e armonico; buona la lunghezza.


Voto: 88+/100
      
           
      
                   
         
         
Cantina Feudo Antico Tollo
            

Spumante Metodo Classico Brut - Tullum

            

Uve utilizzate – Chardonnay 1000 %

Permanenza sui lieviti – 36 mesi


Siamo nella contrada San Pietro a Tollo in provincia di Chieti in un territorio importante sotto l’aspetto vitivinicolo, nel quale, dal 2004, è partito il viaggio delle cantine Tollo e di quel Feudo Antico, diventato in poco tempo, un punto di riferimento in Abruzzo a livello architettonico e organizzativo, con sale degustazione, ampie aree per eventi con attigua una suggestiva zona archeologica. Una struttura rappresentativa di come una grande cooperativa possa adoperarsi per raccontare e rappresentare i vertici qualitativi di una terra a forte vocazione vitivinicola come il chietino. La spumantizzazione non poteva non essere inclusa in questo processo evolutivo della cantina incominciando a far parlare di anche attraverso questo spumante che si presenta all’esame visivo di un colore giallo paglierino, con riflessi dorati, e con un perlage fitto a grana fine e di ottima fattura. Al naso si propone con note che spaziano dalle classiche di crosta di pane a quelle fruttate di mele e melone invernino (bianco) con un finale di percezioni floreali che hanno attraversato tutta l’impalcatura olfattiva del vino. Al palato è fresco, sapido e gustoso, riportando al palato le note olfattive. L’acidità è buona, ma non sufficiente a valorizzare l’ottima qualità dell’impianto spumantistico che comunque è ben fatto.


Voto: 88/100
      
           
      
                   
         
         
Cantina Sociale Frentana
            

Spumante Metodo Italiano Extra Dry

            

Uve utilizzate – Cococciola 100%

Permanenza in autoclave – 2 mesi


Siamo a Rocca San Giovanni in Contrada Paranza, dove si trova la Cantina Sociale Frentana che è stata l’antesignana dello sviluppo cooperativistico in provincia di Chieti che vide, nei decenni Sessanta e Settanta del secolo scorso, sorgere ben 40 cantine sociali. Fu il 16 novembre del 1958, presso la scuola elementare a Rocca San Giovanni, che 92 imprenditori agricoli sottoscrissero l’atto costitutivo della cooperativa, dando vita a una grande storia che si ripercuote ai fatti odierni con la produzione di ottimi vini realizzati con le uve dei vitigni autoctoni del territorio. Produzione che balbetta quando si parla di Spumanti realizzati con Metodo Italino per i quali ci si affida ancora a terzi. Comunque il prodotto in oggetto non si discosta dal valore intrinseco che rappresenta dandoci indicazioni d’essere un vino che si presenta all’esame visivo con un colore giallo paglierino scarico e con un perlage leggero a grana fine, mentre al naso ecco delle note floreali di fiori bianchi e di agrumi a cui si aggiungono sentori vegetali.

In bocca è fresco, vibrante, acido, piacevole e di pronta “beva”.


Il Cococciola è un raro vitigno abbastanza produttivo autoctono dell’area frentana in Abruzzo, coltivato quasi sempre a pergola abruzzese. La Cococciola non ha particolari esigenze di clima o di composizione dei terreni e ha una buona adattabilità pedoclimatica.


Voto: 86/100
      
           
      
                   
         
         
Cantina Sociale Tollo
            

Spumante Metodo Italiano Brut Rosè BIO

            

Uve utilizzate- Pinot Nero

Permanenza in autoclave – 2 mesi


Una “Bolla” che può rappresentare un buon punto di partenza dal quale prendere il volo per fare degli spumanti in Rosè, cosa non facile per nessuno soprattutto se viene usato un vitigno come il Pinot Nero spumantizzato con un Metodo Italiano.

Per questo è necessario sperimentare e provare e riprovare. In questo ci troviamo al cospetto di un buon punto di partenza con il neo che la lavorazione è stata affidata a terzi. Questo non interferisce sul giudizio che è positivo. Il vino si presenta all’esame visivo con un colore rosa tenue estremamente elegante e con un perlage fitto a grana fine. Al naso propone sentori di frutti rossi del sottobosco come mirtilli, fragola e lamponi con una nota dolciastra nel finale. In bocca è fresco, sapido, con una buona acidità che bilancia il residuo zuccherino rendendo piacevole la bevuta.


Voto: 87/100
      
           
      
                   
         
         
Cantina Collefrisio
            

Spumante Abruzzo DOC Metodo Classico Brut Millesimato 2028 – Le Cave della Guarduccia

            

Uve utilizzate – Chardonnay 80% – Pinot Nero 20%

Permanenza sui lieviti – 36 mesi


Siamo in località Piane di Maggio, a Frisa, in provincia di Chieti.

La cantina, costruita nel 2005, si colloca tra il massiccio della Majella e il litorale teatino, noto come la Costa dei Trabocchi ed è perfettamente integrata nel morbido paesaggio. Gestita dalle famiglie di Amedeo De Luca e Antonio Patricelli, si estende su una superfice di 60 Ha di proprietà di circa 50 Ha vitati, suddivisi in 3 tenute, Tenuta Madre, Tenuta Morrecine, a Ortona, e una terza posta fra Tollo e Giuliano Teatino

Da un decennio si sono aggiunti, alla produzione dei vini fermi, gli spumanti fra i quali questo Metodo Classico a base principalmente di uve Chardonnay a cui sono aggiunte quelle del Pinot nero per un 20% che, nella degustazione, danno la sensazione di sorregge la struttura di un vino che si presenta all’esame visivo con un colore giallo paglierino, con riflessi dorati e con un perlage persistente a grana fine. Al naso propone opulenza di frutti a pasta bianca ai quali si aggiungono quelli tropicali come fruit passion e mango, i fiori di acacia, i sentori di crosta di pane, mandorle tostate e cioccolato bianco. Al palato è fresco, sapido, deciso, vivo, persistente ed equilibrato con un bel bilanciamento fra le percezioni olfattive e quelle percepite in bocca


Voto: 89/100
      
           
      
                   
         
         
Cantina Collefrisio
            

Spumante Abruzzo DOC Metodo Classico Brut Rosé Millesimato 2028 – Le Cave della Guarduccia

            

Uve utilizzate – Pinot Nero 100%

Permanenza sui lieviti – 36 mesi


Un altro Spumane alla cui base questa volta c’è solo il Pinot Nero per un Rosé ben interpretato e di ottima fattura che si presenta all’esame visivo con un colore rosa tenue, con riflessi salmonati, e con un perlage leggero a grana fine, molto elegante, mentre al naso ecco le note olfattive classiche che distinguono il Pinot Nero, ma che in questo caso divagano andando oltre i solito frutti di bosco a bacca rossa come fragoline e mirtilli, proponendo sentori di petali di rosa e note minerali, di crosta di pane, ma anche di pasticceria composta da piccoli cestini crema al limone e frutti.

In bocca la piacevole sapidità e la freschezza sono integrate in un bellissimo equilibrio e in una bella armonia gustativa fra naso e bocca. Lunga la persistenza e la bellezza della bevuta. Espressione di una sapiente mano.


Voto: 91/100 BB
      
           
      
                   
         
         
Cantina Collefrisio
            

Spumante Metodo Italiano Extra Dry

            

Uve utilizzate – Passerina 100%

Permanenza sui lieviti – 3 mesi


Un Metodo Italiano prodotto con l’aiuto di terzi col risultato di proporre in degustazione uno spumante che all’esame visivo ha un colore giallo paglierino tenue e un perlage fitto, persistente a grana mediofine.

Al naso le note olfattive offrono sentori di mela, susina a pasta gialla e quelli della pianta lemongrass, alle quali si aggiungono quelle di gelsomino. In bocca è fresco, sapido, morbido con retrogusto agrumato e con un buon equilibrio fra l’acidità e le note zuccherine.


Il Passerina è un vitigno a bacca bianca, autoctono dell’Italia centrale, diffusosi soprattutto tra le Marche e l’Abruzzo che sembra appartenere alla famiglia dei Trebbiani con i quali è stato spesso è confuso, così come con il Bombino Bianco.


Voto: 86+/100
      
           
      
                   
         
         
Cantina Vigna di More
            

Spumante VSQ Metodo Classico Brut Millesimato 2020 - Diversamente Giovane

            

Uve utilizzate – Kerner 80% , Cococciola 10%, Petit Manseng 10%

Permanenza sui lieviti – 48 mesi


Siamo a Tione degli Abruzzi, vicino a Goriano Valli a quasi 800 m.s.l. ed è qui che Adriana Tronca ha sfidato sé stessa aggiungendo al suo carattere coriacee e determinato quel pizzico di follia che fa sì che le cose accadano. Una donna che è riuscita a reinventarsi, producendo vini in un areale che era considerato, già a partire dal XVI secolo, il migliore in tutto l’Abruzzo. L’abbiamo invita a partecipare a queste degustazioni per conoscere la sua produzione e, col senno di poi, non abbiamo sbagliato a farlo ritrovandoci al cospetto di tre etichette molto interessanti, come lo Spumante in oggetto che si presenta all’esame visivo con un colore paglierino, dai riflessi dorati, e con un perlage persistente a grana fine, Al naso intriga per la crosta di pane che si evidenzia subito, per i sentori di biscotti fatti in casa, per le note floreali e quelle di frutti a pasta gialla, finendo con percezioni di lamponi adagiati su una mille foglie e crema. Al palato è fresco, sapido e di grande equilibrio e armonia, restando per tutta la degustazione lungo e persistente.


Il Kerner è un vitigno aromatico a bacca bianca, creato nel 1929 in Germania dal botanico August Herold che incrociò il vitigno Schiava Grossa (nota in Germania come Trollinger) e il Riesling renano. Il risultato un vitigno estremamente interessante al quale fu dato il nome di Justinus Kerner, medico e poeta tedesco noto per avere scritto poesie sul vino.


Voto: 88+/100
      
           
      
                   
         
         
Cantina Vigna di More
            

Spumante VSQ Metodo Classico Brut – Millesimato 2014 Il Santagiusta

            

Uve utilizzate –Pinot Nero 70%, Chardonnay 30%

Permanenza sui lieviti – 100 mesi


Anche degustando questo Spumante ci congratuliamo con noi stessi per l’invito che abbiamo fatto alla cantina trovandoci davanti a un vino che si presenta all’esame visivo con un giallo paglierino dai riflessi dorati e con un perlage fitto e leggerissimo di grande eleganza a grana fine. La complessità olfattiva è ampia e le note di pasticceria si manifestano immediatamente e si combinano perfettamente con quelle floreali e di speziate orientaleggianti di mirra, per virare nuovamente verso sentori cremosi.

In bocca c’è un grande riscontro con le note olfattive che con raffinatezza accompagnano la bevuta lasciando nel palato non solo ampiezza, ma anche la giusta dose di sapidità e freschezza che sorreggono perfettamente l’impalcatura gustativa. Grande e Bella Bolla.


Voto: 91/100 BB
      
           
      
                   
         
         
Cantina Vigna di More
            

Spumante VSQ Metodo Classico Brut Rosé Millesimato 2018 - Il Santagiusta Rosé

            

Uve utilizzate –Pinot Nero 100%

Permanenza sui lieviti – 48 mesi


A una “bolla” rosè, prodotta con uve di Pinot Nero, ci accostiamo sempre e comunque, ovunque siamo, con molte riserve, per il fatto che riteniamo sia un esercizio enologico fra i più complessi in assoluto.

Per dovere degustiamo questo Pinot Nero scevri da qualsiasi preconcetto, ma scontrandosi con un tentativo non riuscito bene essendo un Metodo Classico che si presenta all’esame visivo con un colore rosa dai riflessi aranciati e con un perlage leggerissimo a grana fine, quasi impercettibile diremmo stanco, mentre al naso emergono note agrumate di arancio maturo, a cui seguono quelle di spezie, di crosta di pane , di pasticceria napoletana e un finale smaltato. Assente ingiustificato il Pinot Nero. In bocca la stanchezza si evince e non entusiasma. è leggermente ossidato al punto da spingerci ad aprire la seconda bottiglia ma il risultato non è cambiato; comunque buona la sapidità, la persistenza e poco altro.


Il Petit Manseng ha bacca bianca ed è originario della zona dello Jurançon (Guascogna), prossima ai Pirenei francesi atlantici (regione basca francese). Un vitigno che è l’evoluzione del Gros ed è caratterizzato per l’acino che ha dimensioni piccole e una buccia spessa, caratteristiche che portano a produrre minime quantità di mosto.


Voto: 83/100
      
       
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