Cantina Balbi Soprani
Spumante Dolce Brachetto d'Acqui DOCG Metodo Italiano
Uve utilizzate – Brachetto 100%
Permanenza in autoclave – circa 3 mesi
L'azienda Balbi Soprani appartiene alla famiglia Capetta, originari di Santo Stefano Belbo e viticoltori dal 1953; negli anni '70 acquistarono 20 ettari di vigneti sulle colline tra Santo Stefano Belbo e Cossano Belbo, per costruire il primo nucleo aziendale. Attualmente l'azienda produce vini bianchi, rossi e spumanti con uve provenienti dalle più importanti zone piemontesi, dal Gaviese alle Langhe, dall'astigiano all'alessandrino. In occasione del Festival Nazionale Spumantitalia abbiamo avuto modo di degustare un vino prodotto con uve Brachetto raccolte in alcuni comuni situati nei dintorni di Acqui Terme. Questo vino si presenta all'esame visivo di colore melograno di media intensità con schiuma cremosa, un perlage intenso a grana media. Al naso le ricche note olfattive propongono frutti di bosco come lamponi e fragoline, sentori di rosa e una macedonia di frutti rossi. In bocca è fresco, succoso, morbido, con una vena zuccherina sorretta bene da una bella acidità che riporta alla mente le note fruttate alle quali si aggiungono quelle di arancio maturo e ciliegia. Buona persistenza.
Cantina Maranzana
Spumante Dolce Brachetto d'Acqui DOCG Metodo Italiano
Uve utilizzate – Brachetto 100%
Permanenza in autoclave – circa 3 mesi
Siamo a Maranzana, nell'astigiano, proprio nel cuore del Monferrato, al cospetto di una delle più importanti cooperative della zona, con 169 soci conferitori che operano su un territorio di quasi 450 ettari. È un paesaggio di vigneti, borghi e castelli ove opera questa cantina presieduta da Barbata Pastorino, vinificando mediamente più di 40.000 q.li d'uva. Fra le numerose etichette prodotte e fra le referenze spumantistiche, abbiamo degustato un vino prodotto con le uve Brachetto che all'esame visivo è di color rubino chiaro con una schiuma cremosa e un perlage denso a grana media, mentre al naso è molto intenso, proponendo note aromatiche e di frutti di bosco. Al palato è fresco, armonioso, gradevole.
Cantina Miglioretti
Spumante VSQ Metodo Classico Brut Rosé
Uve utilizzate – Freisa e Barbera in percentuali non dichiarate
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Siamo a Pino Torinese; qui che nel 2015 Emanuele Miglioretti decide di tornare per trovare le proprie origini, lasciando la professione di architetto e dando, di fatto, una svolta alla propria vita. L'obiettivo? Appagare la sua passione per il gusto, la ricerca e riscoperta di quei sapori antichi con i quali era cresciuto.
È un'azienda agricola di 15 ettari, posta nella Valle Miglioretti, fra le colline torinesi, di proprietà della famiglia sin dal 1929, caratterizzata da alberi da frutta secolari, vigneti e serre per la coltivazione di ortaggi; colture per le quali viene posta attenzione ai cicli naturali, all'abbattimento dell'uso di pesticidi e diserbanti. La proposta agroalimentare è varia e importante e anche se il vino ricopre solo un aspetto marginale, ciò non ci impedisce di degustare lo Spumante in oggetto, realizzato con due vitigni non abitualmente scelti nell'esercizio enologico di un Metodo Classico. Questo vino si presenta all'esame visivo di color rosa tenue con un perlage persistente e una grana fine; al naso intriga per la percezione di piccoli frutti rossi come fragole e melograno, ai quali si aggiunge la freschezza dei fiori di Sambuco e note speziate di cardamomo, con un finale vegetale e una vena dolciastra. In bocca è fresco, minerale, pulito, acido e leggermente tannico. E' lungo, persistente e termina con un finale che riporta alle percezioni olfattive…
Cantina Cascina del Pozzo
Spumante Metodo Italiano Brut Rosé 2020 "Decimo Rosa"
Uve utilizzate – Pinot Nero 50%, Arneis 25%, Chardonnay 25%
Permanenza in autoclave – 3 mesi
Cascina del Pozzo si trova a Castellinaldo d'Alba nel cuore dell'areale interessato dalla Denominazione Roero DOCG prettamente vocato per grandi vini rossi anche se, ultimamente, la voglia o la necessità di ampliare il portafoglio delle proposte enologiche aziendali ha spinto molti produttori a cimentarsi nella Spumantistica. Anche la Cascina del Pozzo non si è sottratta a questa "Sirena effervescente" decidendo di dar vita ad alcuni spumanti. Fondata nei primi anni del '900 da Giacomo Marchisio e dal figlio Giovanni, la Cantina è oggi guidata dalla quinta generazione rappresentata da Lorenzo e Gabriele e dispone di 22 ettari di vigneti, tutti situati nel comune di Castellinaldo, dai quali si ricavano annualmente circa centomila bottiglie suddivise in 17 etichette, tre delle quali di spumante. I campioni forniti al panel ne contemplano tre, uno dei quali è Decimo Rosa. Questo vino si presenta all'esame visivo di un colore tra il rosa cipria e il rosa antico, poco intenso e con un perlage discretamente fine. Al naso le note olfattive richiamano sentori di frutti di bosco, accenni di tabacco ed erbe officinali. Al palato si riscontra una bella sapidità, l'effervescenza copre quella scarsa acidità riscontrata e lo rende un pò meno verticale di quanto ci si possa aspettare. Finale leggermente amaricante che non esalta, ma neppure toglie la facilità della bevuta.
Cantina Cascina del Pozzo
Spumante Metodo Italiano Brut 2022 "Decimo"
Uve utilizzate – Pinot Nero 50%, Chardonnay 25% e Arneis 25%
Permanenza in autoclave – 3 mesi
La seconda degustazione degli spumanti messi a disposizione dalla Cantina del Pozzo ha interessato la versione in bianco del Decimo. Questo spumante si presenta all'esame visivo di un colore giallo paglierino scarico, tendente al verde chiaro e con un perlage fine e intenso. Al naso è pulito, fresco, le note di fiori bianchi e quelle fruttate di pesca a pasta bianca si integrano perfettamente con gli agrumi. In bocca è semplice, fresco; la spiccata vena acida e il citrino uniti a una bolla cremosa aiutano la bevuta e la rendono lunga e persistente.
Cantina Cascina del Pozzo
Spumante VSQ Metodo Classico Dosaggio Zero 2021 "Chapinar"
Uve utilizzate – Pinot Nero 50%, Chardonnay 40%, Arneis 10%
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Un altro prodotto degustato della Cantina del Pozzo è stato questo Metodo Classico di Arneis che abbiamo trovato stimolante per l'interpretazione che è stata data al blend utilizzato che forgia l'ossatura degustativa su un Pinot Nero più giovane e snello, su uno Chardonnay più maturo e su un Arneis giovane e fresco. Il risultato? All'esame visivo questa bolla si presenta con un colore giallo paglierino luminoso, di discreta intensità, e con un perlage fine . Al naso è intenso, agrumato, fresco, pulito, con note di pesca bianca e pera, oltre a quelle di fiori bianchi e note di pasticceria secca. In bocca è fresco, la buona sapidità abbinata a una vena acida gli regalano persistenza, mentre la bolla amalgama il tutto e riporta le note fruttate percepite al naso con equilibrio.
Cantina Cascina Gilli
Spumante Metodo Italiano Extra Dry Rosé
Uve utilizzate – Malvasia di Schierano 100%
Permanenza in autoclave – 6 mesi
Siamo a Castelnuovo Don Bosco, nella frazione Nevissano, a poche decine di chilometri da Torino ma in un contesto ambientale lontano anni luce dalla città, immerso in un sistema agricolo che sorprende per la magia che emana, per l'armonia del paesaggio, il colore delle terre, del bosco e dei vigneti; per le altimetrie armoniose che disegnano i saliscendi delle strade che silenziosamente tagliano la ruralità di questo Monferrato Astigiano. È qui che la cantina Gilli opera a partire dal 1983. Negli 11 ettari di vigneto sono stati messi a dimora solo vitigni locali come Nebbiolo, Freisa, Barbera, Bonarda Piemontese e la rara Malvasia di Schierano, un vitigno dalle peculiarità aromatiche che può dar vita a vini piacevoli, ma secchi. Ci riferiamo proprio a questa Malvasia portata in degustazione, Extra Dry, realizzata col contributo delle uve provenienti dal Cru Bricco Gilli che posto a 300 metri d'altitudine, con esposizione Sud, Sud-Est, è su suolo a matrice marnosa, composto da sabbia, argilla e limo. Il vino si presenta all'esame visivo color cipria scarico, con un perlage importante a grana mediamente fine, mentre al naso le percezioni olfattive evocano un bouquet di lampone, fragoline e arancia candita, con leggere sfumature di erba appena tagliata. In bocca ha un bel riscontro con le note olfattive, chiude con una nota fresca e sapida.
Cantina Malvirà
Spumante Metodo Italiano Extra Brut Rosé "Rive Gauche"
Uve utilizzate – Nebbiolo 100%
Permanenza in autoclave – 6/8 mesi
Cantina Malvirà è guidata dai fratelli Massimo e Roberto Damonte che hanno trasformato questa azienda vitivinicola di 423 ettari combinandola ad un Relais & Château con un rinomato ristorante. Siamo in Loc Canova, su un poggio dal quale è possibile dominare la vallata sottostante che corre fino al paese di Canale, distante non più di due chilometri. Un nome, Malvirà, che riporta alla mente le origini dei fratelli che a Canale abitavano in una casa dove c'era anche un negozio gestito dalla madre; questa era chiamata appunto "Malvirà", mal girata, per l'esposizione a Nord del suo cortile, poco adatta per seccare i cereali che raccoglievano nella campagna di proprietà.
Tempi lontani di una storia vissuta da protagonisti e che li ha portati ad essere una delle più belle realtà del Roero con ben 23 etichette in catalogo, cinque delle quali di Roero Arneis; ma fra strepitosi rossi e bianchi eccezionali ecco comparire gli spumanti. Abbiamo avuto modo di degustarne due, uno dei quali è questo Extra Brut Rosè. Questo vino si presenta all'esame visivo di un bellissimo color rosa antico, tendente al ramato e con un perlage molto elegante a grana fine. Al naso ha una media intensità e presenta sentori di tabacco e fieno, frutti di bosco macerati, agrumi maturi, accenni di radici e tabacco. In bocca ha una buona effervescenza, è sapido, succoso e di buona vena acida. Buona la persistenza.
Leggermente amarognolo, ma con buona persistenza e una buona "Beva".
Cantina Malvirà
Spumante Metodo Italiano Extra Brut "Rive Gauche"
Uve utilizzate – Arneis100%
Permanenza in autoclave – 12 mesi
Il secondo spumante concesso in degustazione dalla Cantina è un altro Extra Brut Metodo Italiano. Questo spumante si presenta all'esame visivo con un colore paglierino luminoso di media intensità, tendente al verde chiaro e con un perlage dalla grana media. Al naso è fresco e propone note di frutta a polpa gialla come melone e pesca con accenni vegetali In bocca ha una effervescenza decisa; sapido. Chiude leggermente amarognolo ma con una buona persistenza. Un "bolla" non pretenziosa, ma ben fatta, semplice e di facile bevuta.
Cantina Marco Capra
Spumante Alta Langa DOCG Metodo Classico Extra Brut "Seitremenda"
Uve utilizzate – Pinot Nero e Chardonnay in percentuali non dichiarate.
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
"Il vino nasce nel vigneto", oppure "Il vino si fa con l'uva". Sono modi di dire ripetuti tante volte, con superficialità o qualunquismo dialettico, scivolando nel banale. Ma qui l'ovvio non è banale. Perché solo incontrando chi ne ha fatto un mantra, la propria ragione di vita, ci si rende conto che quelle parole vanno ben oltre il simbolismo retorico, il banale, rientrando in una sfera in cui il valore del saper fare antico è quanto mai moderno; e richiede rispetto, dato che è compito dell'uomo cercare di trasformare al meglio il frutto del duro lavoro in vigna. Un pensiero che sorge nell'incontro con Marco Capra, nella sua azienda posta tra le Langhe e il Monferrato, sulla collina di Seirole, a Santo Stefano Belbo. Una cantina nata nel 1945 con Tommaso Capra, chiamato ''Tumasin'', la cui opera fu proseguita dal figlio Luciano e dal 1999, da Marco che nel 2014 decise di metterci la faccia, sostituendo il vecchio marchio da Azienda Agricola Sanmarco con il proprio nome in etichetta. Nella visita abbiamo avuto l'occasione di degustare la sua Alta Langa dal grazioso nome "Seitremenda"; un vino che si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino con un perlage persistente, con grana fine ed elegante, mentre al naso è fresco, con note olfattive di mela Granny Smith, di fiori bianchi, con un finale sapido che ricorda la crosta di pane. In bocca la percezione olfattiva di freschezza diventa certezza, le sensazioni di frutti a pasta bianca percepite al naso si ripropongono anche al palato con una mineralità e un'acidità che rendono la bevuta armoniosa, semplicemente bella.
Cantina Ferraris
Spumante Alta Langa DOCG Metodo Classico Brut Millesimato 2021 Tenuta Santa Chiara
Uve utilizzate – Pinot Nero e Chardonnay in percentuali non dichiarate.
Permanenza sui lieviti – 30 mesi
Siamo nel Monferrato e precisamente a Castagnole, in un territorio bellissimo e di grande impatto visivo, con armonie collinari di grande fascino e suggestione storica, ma anche di grande interesse ampelografico, avendo una biodiversità che non è stata stravolta. In questo contesto si colloca l'agricola Ferraris con il suo bellissimo museo del Ruchè e con i suoi vini che hanno avuto importanti riconoscimenti, fra i quali alcune tipologie di Spumanti. Una di queste etichette è l'Alta Langa che si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino con un perlage consistente e grana mediamente fine; al naso ha una sua originalità poiché, oltre a frutti a pasta gialla e note di crosta si pane, intrigano le note speziate di chiodi di garofano e cardamomo che si integrano con una spiccata sapidità. In bocca è fresco, asciutto, sapido, di buona struttura; una maggiore verticalità lo avrebbe arricchito ancora. Bolla ben fatta.
Cantina F.lli Gancia & C. S.p.A
Spumante Asti Metodo Classico Couvée Dolce
Uve utilizzate – Moscato 100%
Permanenza sui lieviti – 24 mesi
Siamo a Canelli, in Piemonte, al cospetto di oltre 170 anni di storia che sarebbe bello raccontare per riscoprire gli albori della spumantistica italiana e scoprire come dai quei lontanissimi "Champagne" tutto si sia modificato, pur rimanendo fedele alle sue origini. Sarebbe istruttivo sapere come i nomi di quegli interpreti siano stati fulgidi esempi per le generazioni a seguire. Ieri come oggi, sono le passioni che scrivono le pagine della storia, che saldano il legame fra i vini, la terra e chi la lavora quotidianamente, che legano il rispetto per le tradizioni al quotidiano. Una storia d'effervescenza che s'intreccia con la storia del Paese, sin da prima dell'Unità d'Italia. Fu Carlo Gancia che, trasferitosi nel 1848 a Reims, volle apprendere le tecniche di lavorazione dello Champagne, per poi tornare in Italia e provare a ripeterle, fondando nel 1850 -col fratello Edoardo- la Fratelli Gancia a Chivasso. Sfruttando e rielaborando le nozioni apprese Oltralpe e applicandole alle uve Moscato, tipiche della sua zona, Gancia creò, nel 1865, un nuovo tipo di Champagne, che chiamò Spumante Italiano divenendo, di fatto, il depositario e l’autore delle regole ufficiali del primo Metodo Classico italiano, le stesse seguite ancora oggi. Agli esperimenti e alle intuizioni di 170 anni fa, si deve la realizzazione di questo Spumante prodotto con uve di Moscato che si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino con riflessi dorati, una schiuma cremosa e perlage intenso. Al naso è aromatico, identitario con le note dell'uva che si intrecciano a percezioni di fiori d'acacia, sentori fruttati di albicocca disidratata, di cedro candito, con un finale che riporta alla mente lo zucchero filato della fanciullezza e ancor più sotto, senape in chicchi.
La bocca si inebria della dolcezza del sorso che non è stucchevole, grazie a una vena di freschezza dovuta alla sostenuta acidità che ne smorza l'effetto e riporta in equilibrio la bevuta in modo perfetto.
Cantina F.lli Gancia & C. S.p.A
Spumante Alta Langa DOCG Metodo Classico Brut Couvée Riserva 60 mesi
Uve utilizzate – Pinot Nero e Chardonnay in percentuali non dichiarate
Permanenza sui lieviti – 60 mesi
Ci troviamo al cospetto di una eccellenza spumantistica di casa Gancia e non solo, essendo interprete del brand Alta Langa DOCG fin dalla sua costituzione. Nella sua realizzazione entra in cuvée solo il 50% del mosto delle uve pressate con la "mitica" Marmonnier, che è avviato alla prima fermentare che si svolge una parte in barriques e una in tanks d'acciaio a temperatura controllata e si protrae per 6 mesi,. Un vino che si presenta all'esame visivo di colore giallo oro brillante, con spuma soffice e cremosa di lunga persistenza e un perlage fine e leggerissimo. Al naso è complesso, le percezioni olfattive offrono un bouquet che spazia dalle note di vaniglia a quelle di frutti tropicali, attraversando percezioni floreali e di spezie orientaleggianti, con un finale leggermente ossidativo che non disturba. Al palato la buona sapidità e la bella acidità, amalgamate dalla cremosità della bolla, sorreggono l'impalcatura della bevuta che ha un buon equilibrio ed è piacevole.
Cantina F.lli Gancia & C. S.p.A
Spumante Alta Langa DOCG Metodo Classico Brut Riserva 120 mesi
Uve utilizzate – Pinot Nero e Chardonnay in percentuali non dichiarate
Permanenza sui lieviti – 120 mesi
Quando cominciamo a interpretare il trascorrere del tempo attraverso uno spumante, entriamo in un'ottica che va oltre gli aspetti sensoriali; siamo in un'area che richiede sensibilità e cognizione. Gli Old Sparkling come questo 120 mesi, nella loro eccezionalità hanno bisogno di comprensione. Nella sua realizzazione entra a far parte della cuvée solo il 50% del mosto delle uve pressate, solo dopo essere avviate alla prima fermentazione di 6 mesi svolta parte in barriques e parte in tanks di acciaio a temperatura controllata.
Un vino che si presenta all'esame visivo di colore giallo oro brillante con un perlage fine e persistente.
Le complessità delle percezioni olfattive sono articolate, spaziando dalla frutta secca come nocciole e fichi secchi, ai fiori e miele di acacia. In bocca è sorprendentemente fresco quanto e (forse più) della riserva 60 mesi; ha struttura, eleganza, sapidità e persistenza: una piacevole bevuta!
Cantina Coop. Terre del Barolo
Spumante Alta Langa DOCG Metodo Classico Extra Brut Vinum Vita Est 2020
Uve utilizzate –Pinot Nero 85%, Chardonnay 15%
Permanenza sui lieviti – 30 mesi
Siamo nella parte bassa del comune di Castiglione Falletto, dove abbiamo comprato due bottiglie dello spumante in oggetto, di questa cooperativa nata l'8 Dicembre 1958 per merito di Arnaldo Rivera e di un gruppo di 21 viticoltori della zona. Una cantina sociale che i soci stessi amano definire la "casa dei contadini", perché tali sono rimasti i componenti di questa sorta di famiglia composta oggi da trecento conferitori, ognuno dei quali vive e coltiva la propria terra. Avevamo già degustato l'annata 2018 del vino che ci era sembrato, in prospettiva, interessante. Il campione del 2020 si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino con riflessi oro antico, con una spuma cremosa e un perlage fine. Al naso ci piacciono le note di frutta che ricordano la pesca a pasta bianca e la pera così come le percezioni di frutta secca, ma ci domandiamo dove sia finita la nerbatura del Pinot Nero. Un assente ingiustificato, vista la sua percentuale. Piacevole il finale di pane appena sfornato. Al palato la cremosità si amalgama bene con la sapidità e le percezioni agrumate; nell'insieme c'è piacevolezza, ma manca un po' di acidità e quindi anche la verticalità è un po' latente. Buona la beva. Ci aspettavamo altro, visto il blend delle uve utilizzate, comunque la bolla non delude chi non si fa troppe domande.
Cantina Parusso
Spumante Metodo Classico Extra Brut 2018
Uve utilizzate – Nebbiolo 100%
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Siamo nel cuneese, a Monforte d'Alba e la cantina che passiamo a trovare è quella di Marco e Tiziana Parusso ai quali, già a partire dal 2019, si sono aggiunti Giulia, la figlia di Tiziana e Francesco, il figlio di Marco. Un'azienda che oltre a produrre grandi vini fermi da uve di vitigni autoctoni ha anche iniziato, da circa quindici anni, a fare bollicine. La Cascina, ci piace chiamarla ancora così, ristrutturata con lo stile di Langa, accoglie le uve provenienti dai 28 ettari di vigneti di proprietà, posti nei comuni di Monforte d'Alba e Castiglione Falletto. Il vino degustato ha come base le uve di Nebbiolo inserendosi, di fatto, nella pluricentenaria storia della spumantizzazione italiana e Piemontese. Infatti il primo documento scritto che accenna alla spumantizzazione dell'uva Nebbiolo risale al 1787, quando il futuro Presidente Americano Jefferson bevve un vino rosso di Nebbiolo trovandolo uno Spumante vivace. Da quel momento si ritrovano sempre più tracce sull'uso del Nebbiolo come base spumante. Si legge inoltre di varie prove di Spumantizzazione del Nebbiolo nel Castello della Volta di Barolo, nella Tenuta Reale di Pollenzo e nel Castello di Novello già nella prima metà dell'800. Questo Metodo Classico si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino con un perlage fine e persistente. Al naso le percezioni olfattive sono fresche e si raffrontano con note di frutti maturi come albicocca, lampone e fragola. In bocca l'acidità conferma la freschezza, mentre la struttura tannica conferisce tono, una bella verticalità e una robusta spina dorsale che viene sedotta da una effervescenza elegante. Nel complesso una beva particolarmente piacevole.
Cantina Parusso
Spumante Metodo Classico Extra Brut 100 Mesi Etichetta Nera 2014
Uve utilizzate – Nebbiolo 100%
Permanenza sui lieviti – 100 mesi
Si tratta di una selezione speciale che affina per ben 100 mesi sui lieviti. Una di quelle bolle che noi di Bubble's definiamo reliquie e hanno un'importanza enorme nel panorama enologico nazionale, essendo
il concreto esempio di quanto siano grandi le possibilità di crescita del nostro sistema spumantistico.
Il principe di questa bolla è sempre il Nebbiolo che evolvendosi si arricchisce, donando al palato nuove sfumature. Un vino che si presenta all'esame visivo di colore rosa ambrato e un perlage finissimo, elegante. Al naso propone sentori di petali di rose, di frutta candita e spezie. Al palato è verticale ma suadente, mescolando note di frutta matura e di uva passa e miele, con un finale piacevolissimo e sensuale.
Angelo Negro
Spumante Roero DOC Metodo Classico Extra Brut Rosé Nebbiolo D'Alba – Maria Elisa
Uve utilizzate – Nebbiolo 100%
Permanenza sui lieviti – 40 mesi
L'azienda agricola di Negro Angelo e figli si trova a Monteù Roero nel cuneese, dove la famiglia è presente, secondo un registro catastale degli archivi del comune di Monteu Roero, da almeno 3 secoli. Era il 1670 quando viene certificato che "Giovanni Dominico Negro, figlio di Audino" era proprietario di una casa, l'antico Podere di Audino, con forno, aia, cantina e 2 filari di viti.
È qui che nasce Angelo Negro, detto Angelin che poi divenne proprietario di una piccola cascina con meno di due ettari di terreno, per una produzione annua di appena 15 damigiane di vino. La dinamicità di Angelo e la forza di tutta la famiglia ha fatto sì che oggi l'azienda conti più di 80 ettari vitati, con proprietà dislocate nelle più prestigiose denominazioni poste intorno al Roero.
Nella degustazione abbiamo assaggiato questo vino dedicato a Maria Elisa, moglie di Giovanni Negro.
Un Metodo Classico che si presenta all'esame visivo di un colore rosato tenue, tendente alla buccia di cipolla, con un perlage fitto e persistente. Al naso è fresco, proponendosi con le caratteristiche varietali del Nebbiolo: percezioni di piccoli frutti rossi e note speziate, con un finale sapido. In bocca è fresco, incisivo, dall'acidità dinamica che si integra con una elegante bolla che a sua volta mette in equilibro la verticalità e il retrogusto, ampio ed avvolgente, armonizzando la beva. Chiude con note pepate.
Cantina Tosti 1820
Spumante Alta Langa DOCG Metodo Classico Brut - Riserva Giulio I Millesimato 2014
Uve utilizzate – Pinot Noir 100%
Permanenza sui lieviti – 100 mesi
La cantina Tosti1820 si trova a Canelli, il primordiale centro spumantistico nazionale, nel cuore della zona di produzione della DOCG del Moscato Bianco, in un territorio unico al mondo per vocazione vitivinicola e riconosciuto dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità. Un territorio ricco di tradizioni e aziende che hanno fatto la STORIA del vino italiano. Tosti1820 è una di queste, dato che produce vini dal 1820 e ha alle spalle più di 200 anni di vendemmie grazie alla volontà e determinazione di una famiglia che conta ormai 8 generazioni. Un patrimonio di esperienze che le consente di produrre bollicine con una forte identità, fra le quali si colloca questo vino che si presenta all'esame visivo di colore oro chiaro e brillante, con una spuma soffice e un perlage sottile e persistente. Al naso è opulento, le percezioni olfattive si arricchiscono man mano che il vino si scalda e passa dalle note floreali a quelle di vaniglia, da quelle di miele a quelle fruttate di albicocca, cedro candito, ananas e mango, poi mela cotogna, frutta secca, muschio e biscotti. Al palato è complesso, potente, elegante, minerale, sapido. La bolla cremosa avvolge l'acidità, ma non smorza la persistenza finale. Bolla di grande personalità.
Cantina Travaglini
Spumante Metodo Classico Pas Dosè – Nebolé 2019
Uve utilizzate – Nebbiolo 100%
Permanenza sui lieviti – 48 mesi
Siamo a Gattinara, nel territorio unico dell’Alto Piemonte, ai piedi del Monte Rosa, nell’estremo nord-est della regione. Un areale vitivinicolo dove il Nebbiolo ha trovato uno straordinario luogo di elezione.
I vigneti si sviluppano lungo una conca collinare a ridosso del centro del paese; qui ha sede la Cantina Travaglini. Vini rossi grandiosi, alcuni dei quali sono presentati in una bottiglia originalissima dal 1958, messa a punto e brevettata da Giancarlo Travaglini. Vini prodotti su terreni geologicamente rocciosi, con porfido, granito e ferro, da uve sferzate dai venti alpini; le uve provengono dai 59 ettari di proprietà dedicati principalmente al Nebbiolo. I vini che ne derivano si distinguono per un profilo unico, per una piacevole acidità, per l'eleganza dei tannini e sono prodotti nella cantina dove riposano, si modificano e cambiano, evolvendosi. Una famiglia che coltiva e produce vino a Gattinara dal XIX secolo e che oggi
vede attiva anche la quinta generazione con Alessia e Carolina che insieme a Cinzia e Massimo, guidano l'Azienda. Nel 2010 nasce questo progetto spumantistico che è il frutto innovativo e sorprendente di una ricerca rigorosa, applicata al Nebbiolo vinificato in bianco. Vino che si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino vivace, intenso e con un perlage fine e persistente. Al naso è materico, la delicata tannicità sposa la freschezza, con una piacevole complessità che spazia dalle note agrumate alla pietra, dalle erbe selvatiche alla crosta di pane. Al palato è minerale, con note verticali estremamente fresche; cremoso, avvolgente, teso e di grande piacevolezza. La corroborante spinta acida e la viva sapidità forniscono un'ottima persistenza gustativa chiudendo lungo, con una leggera nota amaricante.
Cantina Enrico Serafino
Spumante Alta Langa DOCG Metodo Classico Pas Dosé Riserva 2018
Uve utilizzate – Pinot Nero 100%
Permanenza sui lieviti – 60 mesi
Siamo a Canale dove, nel 1878, Enrico Serafino realizza il suo sogno di diventare produttore di vino.
Intorno a lui le grandi famiglie del vino piemontese avevano già iniziato a far parlare di loro, ma da allora
e per oltre 140 vendemmie, anche quella di Enrico Serafino ha fatto parlare di sé, proseguendo su quel percorso tracciato nei secoli, continuando così a raccogliere dai suoi possedimenti le uve di Barolo, Langhe, Roero, Monferrato e Gavi. In tutti questi decenni, ogni proprietà alternata alla guida della Cantina, ha dato prova di grande rispetto della filosofia produttiva artigianale dell'azienda, mai stata messa in discussione; tanto da dare certezze a chiunque arrivasse a decidere il futuro di questo pilastro vitivinicolo piemontese.
Eredità mai greve ma stimolante che ha continuato ad arricchirsi d'esperienza e sapienza.
Ne è passato, di vino in cantina, anche dopo che il Gruppo Barbero, nel 1989, acquistò la proprietà e anche dopo il 2003, con l'ingresso nella divisione vini del gruppo Campari; così pure quando nel 2015 la famiglia americana Krause Gentile ne diventa proprietaria. Tutti sono voluti entrare nella storia, ma lo hanno fatto in modo signorile, in punta di piedi, rispettando e stimolando quanto di buono era stato fatto. Fu una delle cantine che, nel 1994, dettero vita al "Consorzio dello Spumante Metodo Classico – Progetto Alta Langa" incominciando a produrre spumanti DOCG di alta qualità, due dei quali li abbiamo proposti in degustazione. Uno è il Pas Dosé Riserva 2018, figlio di una annata di stampo tradizionale, ma che ha richiesto attenzione nella gestione del vigneto; vino che si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino, con un perlage vivace e di media grandezza. Al naso si presenta teso con note agrumate alle quali si aggiungono quelle floreali di tiglio, miele, pesca a polpa bianca, con un finale di crosta di pane.
Al palato entra deciso, vibrante, complesso, minerale con un finale lungo, persistente ed elegante. Bolla dalla complessità crescente, sorso dopo sorso.
Cantina Enrico Serafino
Spumante Alta Langa DOCG Metodo Classico Pas Dosé Zero 140 Cerere Riserva 2011
Uve utilizzate – Pinot Nero 100%
Permanenza sui lieviti – 140 mesi
Ci troviamo al cospetto di un'altra reliquia, come la chiamiamo noi. Uno spumante lanciato sul mercato per la prima volta nel 2018, con la Riserva 2005, di cui è difficile parlare per la complessità e fascino che questi Old Sparkling suscitano in chi si decide ad incontrarli e tuffarsi nella loro storia. Le uve subiscono una pressatura soffice, sotto azoto e il risultato è una resa di poco superiore al 40%. Il mosto ottenuto fermenta per 6 mesi in tanks di acciaio, sulle fecce, con batonage periodici a temperatura controllata. Al termine di questo periodo si procede all'imbottigliamento e alla presa di spuma, con uno straordinario affinamento di quasi 12 anni sui lieviti che conferisce a questo vino percezioni sensoriali uniche. Il vino si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino dai riflessi dorati, con un perlage fine e persistente, mentre al naso è complesso, ampio, profondo sensuale, armonioso, con sentori di frutta candita, miele, nocciole tostate, vaniglia e note di pan brioches. In bocca è burroso, cremoso, corposo, elegante, intenso ma mantiene una meravigliosa trama acida e vibrante che avvolge il palato con un finale minerale lungo, lungo, lungo. Chapeau.
Cantina Podere Rocche dei Manzoni
Spumante VSQ Metodo Classico Brut 0 Rosé Valentino 2018
Uve utilizzate – Pinot Nero e Chardonnay in percentuali non dichiarate
Permanenza sui lieviti – 60 mesi
Siamo a Monforte d'Alba; intorno a questo paese e ai suoi vignaioli ve ne sono di storie da raccontare. Una di queste è sicuramente quella del Podere Rocche dei Manzoni; una storia che ha portato il suo primo interprete dall'alta ristorazione al mondo del vino, con un percorso caratterizzato da tanto coraggio e quella sana follia che accompagna sempre le grandi menti. L'attore di questa novella è Valentino Migliorini che nel 1974 lascia il suo ristorante stellato, che conduceva con la moglie, per acquistare un cascinale qui a Monforte. Così iniziò il tutto e da quella partenza la storia si è arricchita di un blasone che è andato oltre il primo blend di Nebbiolo e Barbera; oltre le prime barrique arrivate clandestinamente nel 1982, oltre i riconoscimenti ricevuti dai vini, oltre anche alla produzione di Spumante Metodo Classico iniziata già nel 1978. Oltre ancora all'utilizzo della musica nell'affinamento dei vini e alla presentazione del primo Barolo riserva 10 anni. Podere Rocche dei Manzoni continua a pulsare in modo magistrale con una fantastica vitalità. Una delle più fervide intuizioni di Valentino fu quella di produrre spumanti Metodo Classico nelle Langhe: un esempio per tutti.
Per questa degustazione abbiamo a disposizione due etichette una è il Rosé che si presenta all'esame visivo di colore rosa antico, con un perlage fine, fitto e persistente. Al naso il bouquet sensoriale-olfattivo è elegante, fresco, suadente; propone note fruttate e un finale lievemente amaricante.
In bocca è secco, caratteriale, vivace, lungo e persistente. Una gran bella bevuta, ricca e di spessore.
Cantina Podere Rocche dei Manzoni
Spumante VSQ Metodo Classico Brut Couvée Speciale DOOR 185th Valentino
Uve utilizzate – Chardonnay 100%
Permanenza sui lieviti – minimo 96 mesi
Anche in questo caso, come l'altra bolla degustata della cantina, ci troviamo di fronte un vino complesso, esaltante e affascinante per chi ama il tempo e conosce il suo valore, attendendo che le cose accadano, trovando il piacere di gustare un vino che si mostra nel calice di colore giallo paglierino scarico, limpido, con un perlage fine, elegante e persistente. Al naso sorprende la sua freschezza in un sistema sensoriale ben strutturato e armonioso, con percezioni di pan brioche, pasticceria secca, sentori di arancia amara candita
e di altri frutti e fiori bianchi.
In bocca riscopriamo le note olfattive e quella freschezza che aveva già sorpreso al naso, il tutto accompagnato da una bella sapidità e mineralità. Arricchiscono il palato delle note mandorlate e di nocciole, con un finale di erbe officinali. Una bolla che esalta la ricchezza e l'eleganza gustativa.
Cantina Bera
Spumante Alta Langa DOCG Metodo Classico Brut Millesimato 2019
Uve utilizzate – Chardonnay 60%, Pinot Nero 40%
Permanenza sui lieviti – 48 mesi
Nelle nostre degustazioni incontriamo anche l'Alta Langa della cantina Bera.
Siamo in Langa, sul lato destro del Fiume Tanaro, tra Alba e Asti, in un territorio racchiuso tra i comuni di Barbaresco, Neive, Mango e Treiso, sulla strada che da Neive porta a Neviglie. Un areale con dolci pendii, tutti ricoperti di vigneti, caratterizzati da terreni argillo-tufacei, ricchi di calcare, a un'altitudine che varia dai 320 ai 380 m. s.l.m. Un Metodo Classico austero che si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino non troppo carico, con un perlage fine e persistente. L'aspetto olfattivo è ampio, complesso e persistente, con note di crosta di pane che si integrano ai profumi primari dello Chardonnay, aperti a sapidità e a note agrumate. In bocca è fine, delicato, intenso, ricco di corposità e di verticalità che derivano della struttura stessa e acidità del Pinot Nero con note integrate alla delicatezza dello Chardonnay. Equilibrato
in tutte le sue componenti.
Cantina Bera
Spumante Asti DOCG Metodo Italiano
Uve utilizzate – Moscato bianco100%,
Permanenza in autoclave – 2 mesi
Siamo a Neviglie, dove raccontano che "Sisto il vecchio, ha un fratello, Giuseppe, che è più vecchio di lui; ha gli occhi piccoli del contadino e lo stesso austero imbarazzo". È un uomo della terra e dalla sua terra non si è mai mosso. La collina è sulla sinistra, per la strada che da Neive porta a Neviglie, tutta ricoperta di vigneti con al centro la casa padronale che è sede dell'azienda.
Quei vigneti sono posti su suoli argillosi-tufacei ricchi di calcare, con esposizioni che variano da Est a Sud a Sud-Ovest. Tanti sono i vini che si sono aggiunti, negli anni, alla storia della cantina, alla cui base vi era il Moscato che diventa anche Spumante e che si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino delicato e dal profumo complesso, elegante tipico dell'uva Moscato che ricorda il glicine, la pesca, l'albicocca, con sentori di salvia, limone, fiori d'arancio e con percezioni che richiamano note vegetali. In bocca si propone in modo delicato, dolce, in armonia, con una giusta acidità, buona vena aromatica e buona persistenza.
Cantina Tre Secoli
Spumante Asti DOCG Metodo Italiano
Uve utilizzate – Moscato bianco100%,
Permanenza in autoclave – 2 mesi
La Cantina Tre Secoli è la più grande cooperativa vitivinicola piemontese, nata dall'unione della Cantina di Mombaruzzo, attiva sin da fine '800 e della Cantina di Ricaldone.
L'azienda può contare su 1.100 ettari di vigneti distribuiti su 18 comuni, tra le provincie di Asti e di Alessandria; i principali vitigni coltivati sono il Moscato Bianco (400 ettari), la Barbera (300 ettari) ed il Brachetto (160 ettari); troviamo poi altre varietà, sia autoctone che internazionali.
Il vino degustato si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino, con riflessi verdolini e con una spuma abbondante e persistente. Buona l'intensità olfattiva con note di frutta a polpa bianca e pesca gialla, di agrumi ed erbe officinali come la salvia. In bocca è sapido, verticale, con una buona vena acida e discreta persistenza.
Cantina Cuvage
Spumante Asti DOCG Metodo Classico Millesimato 2019
Uve utilizzate – Moscato 100%
Permanenza sui lieviti – 18 mesi
L'azienda Cuvage è stata fondata nel 2011 ed ha sede ad Acqui Terme, la sua produzione comprende molti Spumanti realizzati sia con i classici vitigni internazionali come Chardonnay e Pinot Nero -che rientrano nella DOCG Alta Langa- che altri vini, prodotti con le uve di Moscato, come nel caso del vino in degustazione. Sono uve provenienti da vigneti situati sulle colline che da Alice Bel Colle vanno verso Santo Stefano Belbo, passando per Mombaruzzo, ad un'altitudine compresa tra i 250 ed i 400 metri s.l.m.
Il vino si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino, con perlage fitto ed elegante, mentre al naso è fresco e suadente, con le note fruttate del vitigno alle quali si sommano le note floreali di frutti come pesca a pasta bianca, ananas e un finale di erbe officinali. In bocca la cremosità, la freschezza, la sapidità e l'acidità sono tenute insieme e proposte alla bevuta in modo elegante, con una bolla avvolgente e cremosa. Buona la persistenza.
Cantina Matteo Soria
Spumante Asti DOCG Metodo Italiano Brut Prima Bella
Uve utilizzate – Moscato bianco 100%,
Permanenza in autoclave – 6 mesi
Siamo a Castiglione Tinella che vanta il primato d'essere uno dei comuni più vitati d'Italia, con il 92%
di superficie agricola destinata alla coltivazione del Moscato. Siamo agli estremi confini della provincia di Cuneo, dove le ultime colline di Langa si affacciano sul Monferrato. È qui che l'Azienda Agricola Soria ha sede fin dalla fine del 1800, conservando per tutti questi decenni un legame molto stretto con il territorio circostante e con le tradizioni, tramandando, di padre in figlio, il valore del lavoro. Siamo in Frazione San Martino, zona fra le più pregiate per la coltura del Moscato presente in questo areale dal 1600. Da Eugenio, il capostipite, a Matteo sono state le vendemmie a dettare lo scorrere del tempo e l'alternanza delle generazioni dei Soria. Fra i vini a base di Moscato prodotti dall'azienda ci è stato proposto in degustazione l'etichetta Prima Bella che si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino con riflessi verdolini e una schiuma cremosa, un perlage fine e persistente. Al naso l'intensità olfattiva si arricchisce di note di pesca gialla, agrumi maturi, erbe officinali. In bocca è verticale, asciutto, citrino, con spiccata vena acida. Chiude leggermente amarognolo.
Cantina Fontanafredda
Spumante Alta Langa DOCG Metodo Classico Brut Rosè - Contessa Rosa Riserva 2017
Uve utilizzate – Pinot Nero, Chardonnay in percentuali non dichiarate.
Permanenza sui lieviti – 60 mesi
Tutto nasce nel 1858 dalla storia d'amore tra il Re d'Italia, Vittorio Emanuele II e Rosa Vercellana. Una cantina di cui è facile comprendere il valore storico, avendo attraversato quasi 170 anni di vicissitudini, di storie intrecciate di proprietà passate di mano in mano, di geniali interpreti del sistema imprenditoriale; tutto questo rimanendo quel punto di riferimento storico iniziale per tutto il Piemonte.
Si dice che la storia la fanno gli uomini, ma in questo caso, come in tanti altri, la fanno anche le donne e se ancora oggi si può godere nel vedere questa bellissima struttura è grazie a Rosa Varcellana, la bella Rosina. La cantina vinifica le uve provenienti dai 120 ettari certificati a biologico, di proprietà, che fanno da cornice al primo Villaggio Narrante d'Italia; uve che contribuiscono a realizzare diverse etichette di Spumanti Alta Langa DOCG. Ne abbiamo acquistato 2 bottiglie per ognuna delle tre etichette scelte fra quelle che ci sembravano più interessanti; Alta Langa Hundred Sixty Six Blanc de Blancs e quella in oggetto che si è dimostrata la più interessante per la curiosità che ci ha suscitato, sapendo che, per la creazione di questa cuvée, è stato utilizzato un liqueur d'éxpédition contenente alcune gocce di Barolo DOC 1967. Un vino che si presenta all'esame visivo di colore rosa tenue buccia di cipolla e un perlage fine e persistente.
Al naso è intrigante, fresco e propositivo, con sentori di zagare, di frutti rossi fra i quali il melograno, prugna
e mirtillo che si espandono a percezioni di chinotto, di ginger, di noce moscata e crema. In bocca è fine e persistente, l'effervescenza della bolla avvolge l'acidità, la pone in equilibrio con la mineralità e con la nota dolce.
Cantina Contratto Winery
Spumante Alta Langa DOCG Metodo Classico Pas Dosé Millesimato 2020
Uve utilizzate – Pinot Nero 80%, Chardonnay 20%
Permanenza sui lieviti – 3o mesi
Siamo a Canelli, di fronte a un capitello Corinzio della spumantistica italiana. Una altra fantastica storia, iniziata 1867 per mano di Giuseppe Contratto che fonda la sua cantina e inizia a vinificare uve moscato provenienti dalla zona del Monferrato, producendo uno dei primi spumanti italiani rifermentati in bottiglia, quasi in contemporanea alle cantine Gancia, distanti pochi centinaia di metri. Sempre in quegli anni, la famiglia Contratto inizia la costruzione della storica cantina, opera conclusasi all'inizio del Novecento. Anche in questo caso la sequenza degli eventi scandisce lo sviluppo storico del movimento spumantistico nazionale, che vede la cantina produrre il primo spumante italiano millesimato -nel 1919- esaltando, di fatto, le caratteristiche di ogni singola annata. I Contratto rimangono alla guida della cantina fino al 1993, quando la famiglia Bocchino, già proprietaria dell'omonima distilleria, prende le redini dell'azienda iniziando una notevole opera di ristrutturazione delle cantine che divennero presto fra le 4 "Cattedrali del Vino" presenti a Canelli. Solo dopo, nel 2011 Giorgio Rivetti acquistò la cantina. Confidando nella storia e nelle capacità dei Rivetti, abbiamo provveduto a mettere in degustazione questo metodo Classico che si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino brillante, con un perlage fine e persistente, mentre il naso apre con una nota agrumata di pompelmo rosa che irrora le narici così come le note di zagara e una piacevole percezione di pasticceria fresca di pasta sfoglia. In bocca è fresco, piacevole, di pronta beva, con note leggermente vegetali nel finale. Una maggiore verticalità avrebbe giovato.
Cantina I Carpini
Spumante VSQ Metodo Classico Pas Dosè Chiaror sul Masso 2019
Uve utilizzate – Timorasso 100%
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Siamo a Pozzol Groppo, nell'alessandrino, al cospetto di una cantina condotta da un vignaiolo che si definisce "naturale", perché rispetta il territorio e si adopera per esaltarne le caratteristiche, osservando, interpretando e ascoltando la natura per fare esprimere al meglio le potenzialità sia delle uve che del territorio; scegliendo l'approccio più consono alla vinificazione, senza forzarlo nei processi e preservandone il naturale equilibrio. A fronte di questo discernimento filosofico che rispettiamo e doverosamente riportiamo, noi ci simo concentrati sull'unica bolla aziendale, realizzata con le uve di Timorasso dai vigneti di proprietà. Un vino che, rimanendo per dodici mesi sulle fecce nobili in vasche di acciaio, prima di essere avviato alla seconda fermentazione, si presenta all'esame visivo di colore giallo carico, con un perlage sottile, mentre al naso propone note tipiche del vitigno oltre a quelle di miele, percezioni di fiori di acacia e sentori agrumati con un finale che ricorda lo zenzero. Al palato è cremoso, persistente, minerale, con richiami di cedro. Molto curioso e intrigante.
Cantina Marcalberto
Spumante Alta Langa DOCG Metodo Classico Extra Brut Millesimo
Uve utilizzate – Pinot Nero 70%, Chardonnay 30%
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Siamo a Santo Stefano Belbo. Fin dagli esordi la cantina si è concentrata sulla produzione di spumanti Metodo Classico utilizzando i vitigni Pinot Nero e Chardonnay, provenienti da vigneti di medio-alta collina. Le uve sono poste nella pressa "Marmonnier" Coquard, uno strumento unanimemente considerato fondamentale per preservare l'anima del frutto ed estrarne la parte migliore. Buona parte dei vini effettuano la prima fermentazione malolattica in legno non nuovo, con un lungo affinamento sur lies, prima di procedere all'imbottigliamento, senza subire chiarifica e filtrazioni a rappresentare simbolicamente la somma delle peculiarità e dell'orientamento stilistico della cantina. In degustazione il vino in oggetto si è presentato all'esame visivo dì colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. E con un perlage fitto e persistente.
Al naso propone note di crosta di pane, sfumature di frutti rossi e altre floreali di fiori bianchi. In bocca è avvolgente, cremoso, elegante e coerente, con buona persistenza e bella beva.
Cantina Cieck
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Millesimato 2020 – San Giorgio
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Questa casa spumantistica, nata nel 1985 quasi per diletto, ora coltiva 13 ettari di vigneti perlopiù dedicati all'Erbaluce, vitigno bianco antico e autoctono del Canavese. I loro vigneti, dall'età media di 30 anni, sono allevati a pergola, un sistema per cui l'uva si vendemmia raccogliendo i grappoli in alto. Questo vino si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino dorato, luminoso, con una bolla fine e ricca. Ha un naso di buona complessità, con profumi di frutta bianca e gialla, note agrumate ed erbacee, seguite da accenni fumé, lieviti e crosta di pane. In degustazione è fresco, sapido, con una buona complessità e un retrogusto dalla giusta persistenza. Termina con note citrine e di mela.
Cantina Cieck
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico 2018 – Nature
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti – 48 mesi
Il secondo campione consegnatoci in degustazione è questo Metodo Classico Nature che si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino dai riflessi verdolini, con un perlage persistente a grana fine e persistente. Al naso ha una buona intensità olfattiva, con note di frutta bianca tra cui spicca la pesca e poi gli agrumi maturi. Leggermente erbaceo, sullo sfondo sentori di crosta di pane e lievito. Bocca con buon volume; è fresco, sapido, verticale, con una lunga persistenza. Bolla ben fatta.
Cantina Cieck
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Brut 2018 – Calliope
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti – 48 mesi
Una terza espressione di Metodo Classico che si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino con riflessi oro e un perlage finissimo con bollicine persistenti. Al naso è minerale, fresco e ha sentori di mela golden, un ricordo di frutto tropicale come l'ananas; poi arrivano fiori di campo e a seguire una nota di anice, agrumi e un lieve tocco di lievito. Al palato ha struttura, è sapido, fresco, verticale con una lunga persistenza. Nel retrogusto sensazioni di lievito e biscotto, con un tocco citrino.
Cantina Gnavi Carlo
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Millesimato Pas Dosé 2018 – Turbante
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti – almeno 48 mesi
Questa cantina di Caluso, che dall'inizio del '900 ha legato il suo nome all'Erbaluce, vede negli anni '50 la svolta con il Cavalier Giovanni Gnavi che produce le prime bottiglie per poi, negli anni '90, avviare la spumantizzazione secondo il Metodo Classico. Turbante si presenta all'esame visivo di un colore tra il paglierino e il dorato, luminoso con un perlage fine e persistente. Al naso, dopo sentori di crosta di pane, emergono profumi di erbe aromatiche e officinali, poi frutta bianca e mandorla in confetto. All'assaggio è intenso, sapido, fresco, cremoso, di buon equilibrio e verticale, con una lunga persistenza e una nota amaricante nel finale.
Cantine Gnavi Carlo
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Millesimato Pas Dosé 2017 – Turbante
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti – almeno 48 mesi
Il secondo campione consegnatoci in degustazione è questo Metodo Classico che all'esame visivo si propone di colore giallo paglierino dai riflessi verdolini con un perlage fine e persistente, mentre all'esame olfattivo è intenso, ha sentori di frutta matura e di agrumi; successivamente emergono le erbe aromatiche e officinali, il miele e la crosta di pane. In bocca è fresco, sapido, verticale e di bella cremosità; buona la persistenza con un retrogusto lievemente ammandorlato.
Cantina La Masera
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Pas Dosé 2019 – Masilé
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti – da 36 a 40 mesi
Questa cantina è stata fondata nel 2005 da 5 amici: Alessandro, Gian Carlo, Davide, Sergio e Marco. Dopo 18 anni di impegno e abnegazione hanno lasciato il testimone a Michele Bardus, imprenditore del territorio canavesano. La nuova proprietà conta una superficie vitata di circa 10 ettari, con altri 5 da impiantare, tra le colline dell'Anfiteatro Morenico di Ivrea, nelle Provincie di Torino e Biella, zona tipica del vitigno dove l'Erbaluce trova la sua massima espressione qualitativa. Questo Metodo Classico Pas Dosé all'esame visivo si presenta di colore giallo paglierino intenso, con un perlage fine e persistente, mentre all'esame olfattivo ha note di crosta di pane, ricordi di erbe di campo e frutta bianca. Al palato ha struttura, è sapido, piacevolmente fresco e cremoso, con una buona persistenza e una lieve nota ammandorlata e vegetale sul finale.
Cantina La Masera
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Brut 2015 – Masilé
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti in bottiglia 36 mesi
Il secondo campione consegnatoci in degustazione è questo Metodo Classico Brut del 2015 che all'esame visivo si propone di colore giallo paglierino luminoso, con una bolla fine e numerosa, mentre all'esame olfattivo è intenso, con profumi di mela matura e sentori di sidro; emergono successivamente note di agrumi canditi, erbe di campo, leggere sfumature tostate e note di crosta di pane. Al palato ha una buona struttura, è sapido, piacevolmente fresco, armonico, con una buona persistenza; lieve nota ammandorlata e crosta di pane nel finale.
Cantina Orsolani
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Brut millesimato 2018 – Cuvée Tradizione
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
La loro storia inizia alla fine dell’800, quando Giovanni con la moglie rientrarono dall’America richiamati dalla nostalgia della propria terra, il Canavese. Oggi la famiglia si dedica unicamente alla produzione di vini e spumanti ottenuti quasi esclusivamente dai loro vigneti, siti nelle più classiche zone di produzione, in cui il 90% è rappresentato dall’Erbaluce. Questo Metodo Classico Pas Dosé all'esame visivo si presenta di colore giallo paglierino dai riflessi dorati, con un fine perlage abbastanza persistente, mentre all'esame olfattivo è dominato da erbe aromatiche, poi da frutta gialla, tra cui le nespole; arriva successivamente un tocco agrumato, poi una leggera nota di crosta di pane. In degustazione è verticale, sapido, fresco, di lunga persistenza, con leggere note amarognole e citrine.
Cantina Orsolani
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Extra Brut millesimato 2018 – Cuvée Tradizione
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Il secondo campione consegnatoci in degustazione è questo Metodo Classico Extra Brut del 2018 che all'esame visivo si presenta di colore giallo paglierino dai riflessi dorati, con un fine perlage abbastanza persistente.
Al naso è dominato da erbe aromatiche, menta, anice e poi un tocco agrumato; chiude con una leggera crosta di pane. All'assaggio ha struttura, sapidità è freschezza. E' verticale, secco, di lunga persistenza con un retrogusto di erbe aromatiche.
Cantina Orsolani
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Millesimato Pas Dosé 2017 – Cuvée 1968
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti – almeno 60 mesi
Una terza espressione di Metodo Classico che si presenta all'esame visivo di colore giallo luminoso con un perlage fine e molto persistente. Al naso ha profumi intensi di frutta tra cui la mela, un tocco agrumato, poi le note floreali della zagara, seguite da note di crosta di pane, vaniglia e un pizzico di zenzero. All'assaggio è verticale, sapido, cremoso; chiude persistente lasciando nel retrogusto toni di miele e vaniglia.
Cantina Produttori di Caluso
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Brut 2020 – Goccia d'Oro
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti – 24 mesi, sboccato con un basso dosaggio
Cantina cooperativa con sede a Caluso; avviata nel 1975 con solo 13 componenti, conta oggi 130 soci per diverse generazioni di agricoltori. Al loro debutto la maggior parte di essi non si dedicava alle vigne a tempo pieno, dato che durante la settimana lavoravano nelle fabbriche dall'Olivetti a Ivrea e alla Lancia di Chivasso. Allora la cooperativa ha fatto da collante tra gli agricoltori e impedito lo spopolamento della zona, dando un futuro alla produzione dell'Erbaluce. Questo Metodo Classico si propone all'esame visivo di colore giallo dorato, con bolla fine e numerosa. Il naso di buona intensità ha profumi di frutta gialla, seguiti da tocchi agrumati, poi sentori di lieviti, pasticceria e brioches. All'assaggio è intenso, sapido, con una bella vena acida, persistente, con un finale di note di miele e dolce crema pasticcera.
Cantina Produttori di Caluso
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Brut 2014 – Goccia d'Oro
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti – 96 mesi
Ci troviamo a confronto con altre "reliquie" della spumantistica italiana, uscite dal cilindro per magia e che dovrebbero far comprendere quali siano le potenzialità di un sistema che muove i primi passi in termini enologici e spumantistici. Così il secondo campione consegnatoci in degustazione è questo Metodo Classico Brut che all'esame visivo si presenta di colore giallo dorato brillante con bolle fini e numerose. Il naso è complesso, con frutta secca, agrumi canditi, poi sentori floreali di tiglio, miele d'acacia e note tra il tostato e la panificazione. Al palato ha struttura, è sapido, fresco, cremoso, elegante e persistente, con un retrogusto di miele e note tostate.
Cantine Crosio
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Brut 2018 – Incanto
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Questa cantina sita a Candia Canavese, a 20 km da Ivrea, città patrimonio Unesco, ha esordito nel 2000 con un primo vigneto di Erbaluce a pergola canavesana regalato dai genitori. Ora la cantina possiede circa 10 ettari dove sono presenti anche altre varietà. Questo Metodo Classico si propone all'esame visivo di colore giallo paglierino luminoso con un perlage fine e lento. Il naso di buona intensità olfattiva profuma di frutta gialla matura, d'agrume candito seguito da una nota di felce. Il palato ampio è fresco, sapido, di bella verticalità, con una lunga persistenza dal retrogusto di pompelmo e una chiusura delicatamente ammandorlata.
Cantine della Serra
Spumante Canavese DOC Metodo Italiano Brut – Serra Blu
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza in autoclave – 6 mesi
Questa cantina cooperativa fondata nel 1953, sita a Piverone, oggi conta circa 230 soci. Il vitigno Erbaluce, unica varietà bianca coltivata dai soci, ha un'importante acidità, un elevato contenuto di minerali e una buccia spessa. Caratteristiche che permettono di ottenere spumanti di buona struttura e di lunga persistenza come questo Metodo Italiano che, unico del suo genere nel panel, all'esame visivo si propone di un brillante giallo paglierino dalle bollicine sottilissime. Il naso ha sentori di fiori bianchi come sambuco e camomilla, poi fruttati di pera Williams, mela bianca e leggere note piccanti di zenzero. Al palato è fresco, sapido, di buona persistenza, dal retrogusto di pera matura e un finale leggermente amaricante.
Cantine della Serra
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Dosaggio Zero 2019 – Serra Zero
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti – 45 mesi
Il secondo campione consegnatoci in degustazione è questo Metodo Classico Dosaggio Zero che all'esame visivo si propone di colore giallo paglierino luminoso con una bolla fine e numerosa, mentre all'esame olfattivo ha un naso di discreta intensità che va dagli agrumi freschi ai sentori di cedro, poi frutta gialla come susina e tocchi leggermente erbacei di salvia. In bocca è di buona complessità, sapido, fresco, di buona persistenza con, nel retrogusto, note agrumate e di erbe aromatiche.
Cantina Podere Macellio
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Extra Brut 2015
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti – 48 mesi
L’Azienda Bianco nacque nel 1756 come piccola proprietà posta fuori delle mura, tuttora esistenti, dell’antico paese di Caluso. La famiglia Bianco, in quel periodo, iniziò ad intuire l’importanza del commercio e grazie all’abolizione dei bandi campestri, acquistò con Clemente il primo vigneto, vinificando e vendendo direttamente il vino ottenuto. Tra i suoi successori, Ferdinando, permise una maggiore estensione della produzione, vendendo i vini ottenuti anche nella vicina Francia. Attualmente Renato e Daniele portano avanti l’opera intrapresa nei secoli passati dagli antenati. Questo loro Metodo Classico si propone all'esame visivo di colore giallo paglierino luminoso, con una bolla fine non troppo persistente. Al naso ha sentori d’erbe officinali, foglia di pomodoro, poi mela e pesca entrambe mature, frutta tropicale e miele, seguiti dalle note terziarie della pietra focaia e della canfora. In degustazione ha struttura, è evoluto, sapido, ancora abbastanza fresco e persistente con un retrogusto di miele ed erbe.
Cantina Tenuta Roletto
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Brut 2019 – Gran Cuvée
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti in bottiglia –36 mesi
La tenuta nasce a Cuceglio, nel cuore del Canavese, nel primo '900. Qui Giovanni Tinetti, originariamente conciatore, acquista alcuni ettari di terreno e inizia la sua produzione vinicola. La proprietà passa di mano in mano nella stessa famiglia, fino a oggi con Antonino Iuculano Mamao, marito di Domenica Roletto, nipote del fondatore. La combinazione della spiccata mineralità e dell'acidità dei terreni si ritrova nel loro vino, fresco e di grande bevibilità. Questo Metodo Classico ottenuto dall'affinamento del vino base tra acciaio e botti di rovere da 20 ettolitri, si propone all'esame visivo di colore giallo dorato con riflessi verdolini, con una buona effervescenza. Naso di frutta a polpa gialla, con un tocco agrumato, seguito da note di pasticceria. Bocca con buon volume, fresca, sapida, verticale e cremosa. Lunga la persistenza con retrogusto fruttato. Semplice, ma dalla piacevolissima beva.
Cantina Tenuta Roletto
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Brut 2014 – Sessanta
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti in bottiglia – 60 mesi
Il secondo campione consegnatoci in degustazione è questo Metodo Classico Brut che all'esame visivo si presenta di colore giallo dorato luminoso, con un perlage fine e persistente. Al naso sviluppa note agrumate, accompagnate da sensazioni di lievito, crema pasticcera, poi sentori erbacei e di rosmarino. In bocca ha struttura, è sapido, decisamente fresco, cremoso, persistente con un retrogusto di crema pasticcera e un lieve tocco citrino.
Cantina Tenuta Roletto
Spumante Erbaluce di Caluso DOCG Metodo Classico Brut 2011 – Centoventimesi
Uve utilizzate – Erbaluce 100%
Permanenza sui lieviti in bottiglia – 120 mesi
Il terzo campione consegnatoci in degustazione è questo Metodo Classico Brut che ha fatto un affinamento in acciaio sui lieviti per cinque mesi, con una malolattica spontanea, prima della lunga seconda fermentazione; all'esame visivo si presenta di colore giallo dorato brillante, con un perlage fitto e persistente. Al naso ha una discreta intensità olfattiva, di frutta gialla matura; ritroviamo la mela, un tocco di agrumi canditi, poi fiori gialli seguiti da note di pasticceria. All'assaggio è sapido, fresco, di lunga persistenza con un retrogusto dalle note di agrumi canditi e note di pasticceria.
Cantina Roberto Sarotto
Spumante Asti DOCG Metodo Italiano Dolce 33
Uve utilizzate – Moscato bianco 100%
Permanenza in autoclave – 2 mesi
Siamo a Neviglie, nel cuneese alle porte di Alba. Nella sua bellissima cantina, la famiglia Sarotto produce importanti vini rossi come Barolo e Barbaresco, ma la gamma produttiva si amplia nell'Asti Spumante come per il campione degustato che si presenta all'esame visivo di colore giallo paglierino scarico e un perlage gioioso, mentre al naso propone intensi sentori tipici, oltre a quelli di pesca bianca e agrumi maturi.
In bocca è fresco; la vena acida tiene sotto controllo la parte zuccherina, rendendo bella la beva ed esaltandone il finale che si propone con sentori di succo di pesca e di ananas per finire con agrumi maturi.
Buone la persistenza e piacevolezza.
Cantina F.lli Massucco
Spumante Roero Arneis DOCG Metodo Italiano Brut- - "Cavaliere della Serra"
Uve utilizzate – Arneis e Favorita in percentuali variabili annualmente
Permanenza in autoclave – dati non dichiarati
I Fratelli Massucco dispongono di 20 ettari di vigneti nei quali si coltivano i principali vitigni langaroli e roerini ovvero Nebbiolo, Dolcetto e Barbera per quanto riguarda quelli a bacca rossa e Arneis e Favorita per le uve bianche; da questi vitigni si ricavano oltre una ventina d'etichette, soprattutto di vini rossi.
Due gli spumanti prodotti, uno da Metodo Italiano e l'altro da Metodo Classico.
Quello da noi assaggiato è il Brut Metodo Italiano "Cavaliere della Serra" frutto di un blend tra Arneis e Favorita. Questo spumante si presenta all'esame visivo di un colore giallo paglierino molto scarico. Discreta la sua intensità. Al naso è agrumato, con sentori di frutta a polpa bianca, melone invernino, pera e mela. In bocca è cremoso e ha una buona effervescenza. Buona la vena acida e la persistenza.
Cantina Pelassa
Spumante VSQ Roero Arneis DOCG Metodo Italiano Brut Millesimato 2022 - "La Rena"
Uve utilizzate – Arneis 100%
Permanenza in autoclave – 3 mesi
La Cantina viene fondata nel 1960 da Mario Pelassa e dalla moglie Maria Teresa Viglione ed è attualmente gestita dai loro figli, Davide e Daniele.
Mario aveva iniziato, ancora bambino, a cercare di vendere il vino prodotto dalla famiglia spostandosi in bicicletta da Montà d'Alba a Torino e così ci racconta l'acquisizione del primo cliente:
"Giunto fin sulla collina di Superga incontrai un omaccione, grande e grosso, dallo sguardo severo ma nello stesso tempo rassicurante, mi chiese di versargli un po' di vino, il Nebbiolo nuovo. Ricordo ancora adesso la sua espressione di stupore per quanto generoso ed elegante potesse essere un vino! Quell'uomo ci regalò la speranza di un futuro meno duro"…
Andiamo dunque a degustarlo. Questo spumante si presenta all'esame visivo di un colore giallo tendente al verde, luminoso, molto bello alla prima osservazione. All'esame olfattivo è intenso con sentori di agrumi e pesca bianca. In bocca è succoso: buone l'effervescenza, la vena acido-agrumata e la persistenza.
Cantina Tenuta Laramé
Spumante Metodo Classico Roero Arneis DOCG Pas Dosé "Fippiane" 2019
Uve utilizzate – Arneis
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
La cantina Tenuta Laramé (50 ettari in un corpo unico) prende il nome dal soprannome dato alla famiglia Povero; il nome dell'azienda è infatti Cantine Povero.
La famiglia Povero coltiva uva da quasi 200 anni, il nonno Tumlìn raccontava che nel 1948, piantando la prima vigna, aveva sentito un forte trasporto affettivo verso la sua terra, insieme all'orgoglio di continuare la tradizione degli avi, le cui radici risalgono al 1837 quando Francesco Povero acquistò il primo vigneto a Canale d'Alba in località Fippiane da cui prende il nome il Roero Arneis Metodo Classico Pas Dosé.
L'attuale cantina è stata fondata dai nipoti di Tumlin, Luca, Daniele e Alessio nel 1987.
Tra le varie etichette il nostro assaggio riguarda un Metodo Classico in purezza.
Questo spumante all'esame visivo si presenta di colore giallo paglierino luminoso e di buona intensità. Al naso emana note di frutti gialli maturi e tropicali ma anche di fieno ed erbe officinali, con un finale che ricorda i biscotti al limone. In bocca è cremoso, di buona effervescenza e struttura; non è da meno la persistenza ma manca un po' di verticalità.
Cantina Viglione Antonio & Figli
Spumante VSQ Roero Arneis DOCG Metodo Classico Brut 2017
Uve utilizzate – Arneis
Permanenza su lieviti – 36 mesi
La Cantina Viglione, situata a Monteu Roero è un'azienda familiare guidata da Antonio Viglione con la collaborazione della moglie Lidia, la figlia Paola ed il genero Roberto; assieme gestiscono i 12 ettari di vigneti nei quali sussistono unicamente vitigni locali, ovvero l' Arneis che occupa oltre la metà della superficie, il Nebbiolo, il Favorita e il Barbera. Numerosi sono i vini prodotti anche utilizzando uve da conferitori storici. Tra gli spumanti si distingue questo Metodo Classico Brut che abbiamo assaggiato. All'esame visivo lo spumante si presenta di un colore giallo paglierino tendente al dorato e con un perlage vivo a grana mediofine. Al naso si propone con ampie note di lieviti, biscotti e frutta gialla matura. In bocca la buona effervescenza amalgama la sapidità e l'acidità regalando una bella bevuta che mostra anche una notevole corrispondenza naso/bocca soprattutto sulle note fruttate; buona la complessità con finale di agrume maturo. Lunga la persistenza. Di fatto una Bella Bolla.
Cantina Cascina Lanzarotti
Spumante Roero Arneis DOCG Metodo Classico Brut "Soelì" 2020
Uve utilizzate – Arneis
Permanenza sui lieviti – 24 mesi
Attiva sin dal 1883 la Cantina Lanzarotti, di proprietà della famiglia Ferrero, si trova in frazione Sant'Anna nel comune di Monteu Roero; il momento della sua evoluzione è stato nell'anno 2000 con la decisione della proprietà di dedicarsi unicamente alla produzione di vino abbandonando la coltivazione di mais, grano, foraggi e allevamento di bovini. L'azienda, attualmente gestita da Carlo, Elisabetta, Elsa, Vittorio e Patrizia produce anche una piccola quantità di miele. Questo vino si presenta all'esame visivo di un colore giallo paglierino con riflessi che tendono al verde e un perlage mediamente intenso a grana fine. All'esame olfattivo propone sentori di frutta a polpa bianca e note agrumate con un finale floreale. In bocca è fresco, sapido e agrumato con un finale vegetale e discretamente persistente.
Cantina Angelo Negro
Spumante Roero Arneis DOCG Metodo Classico Dosage Zero - "Giovanni" 2017
Uve utilizzate – Arneis
Permanenza sui lieviti – 59 mesi
Fondata nel 1670 quella di Angelo Negro è una delle più grandi aziende del territorio roerino, con circa 70 ettari vitati di proprietà e una produzione annua di 430.000 bottiglie.
Un documento rinvenuto negli archivi del comune di Monteu Roero attesta che nel 1670 "Giovanni Dominico Negro, figlio di Audino era proprietario" nella stessa zona in cui oggi si trova il podere Perdaudin "di una casa con forno, aia, cantina e qualche filare di viti".
Nel 2000 l'azienda si espande nel territorio del Barbaresco, precisamente a Neive e nel 2012 anche in quel del Barolo, a Serralunga d'Alba. Ma vediamo nel dettaglio questo Metodo Classico nel quale la cantina mette mani e testa. All'esame visivo lo spumante si presenta di un colore giallo paglierino e con un perlage inteso a grana mediofine. Al naso piacciono le note agrumate che si combinano con quelle di frutta a polpa bianca e cenni floreali. In bocca è verticale, asciutto, sapido con una buona vena acida e accenni vegetali: lunga la persistenza e buona la verticalità.
Cantina Antica Cascina dei Conti di Roero
Spumante Dosaggio Zero Metodo Classico Dosaggio Zero "San Giovanni" 2020
Uve utilizzate – non dichiarate
Permanenza sui lieviti – almeno 30 mesi
Sono circa 100.000 le bottiglie che Daniela e Luigi ricavano annualmente dai 13,5 ettari di vigneti situati nei comuni di Vezza d'Alba, Monteu Roero e Canale. Tutto ha avuto inizio negli anni Cinquanta quando i genitori di Daniela acquistano la cascina Valmenera e l'accorpano ai vigneti di proprietà della famiglia e ad altri terreni coltivati a frutta e cereali, situati nel comune di Monteu Roero.
Negli anni Settanta avviene la svolta con la decisione di dedicarsi unicamente alla vitivinicoltura puntando esclusivamente ai vitigni del territorio ovvero Nebbiolo, Arneis, Favorita e Barbera.
Nell'occasione del nostro viaggio con Bubble's On The Road abbiamo degustato questo dosaggio zero che si presenta all'esame visivo di un colore giallo paglierino luminoso di discreta intensità e con un perlage vivo a grana fine. Al naso gode di una verve olfattiva di frutta a polpa bianca, mela e grumi maturi. Al palato ha una bella beva risultando fresco, cremoso, con note di mela fresca. Buona anche la sapidità come l'effervescenza; nulla da eccepire sulla persistenza così come la verticalità.
Cantina Antica Cascina dei Conti di Roero
Spumante Nebbiolo d'Alba DOC Metodo Classico Brut Rosé - "Maria Teresa" 2020
Uve utilizzate – Nebbiolo
Permanenza sui lieviti – 18 mesi
Per la realizzazione di questo Rosé sempre della Cantina dei Conti di Roero, si procede prima a un'attenta selezione delle uve e successivamente a una pressatura soffice delle stesse. Il mosto ottenuto viene lasciato decantare e successivamente posto a fermentare a temperatura controllata (17 – 18°) in tank di acciaio. In primavera, con il vino ottenuto, si procede all'imbottigliamento con l'aggiunta del liqueur de tirage. Il vino rimane in bottiglia per almeno 18 mesi durante i quali si procede al remuage manuale. Una volta messe in punta, con lo scopo di staccare i sedimenti dei lieviti e farli precipitare sul tappo della bottiglia capovolta, si avvia la fase di "dégorgement" (sboccatura) e si aggiunge del "liqueur d'expédition" che personalizza la "Bolla". Questo spumante – dopo un periodo di riposo in bottiglia-, si è presentato all'esame visivo con un colore rosa salmone e con un perlage intenso a grana mediofine. Al naso si propone con note di melograno e mela rossa che si aprono a quelle di caramella all’orzo, erbe aromatiche e accenni di tabacco da pipa. Al palato è effervescente, leggermente amaricante, sapido, con sentori erbacei e una buona vena acida. Buone la persistenza, la rotondità e l'appiglio alla beva.
Cantina Battaglio Briccogrilli
Spumante VSQ Nebbiolo D'Alba DOC Metodo Classico Brut Pas Dosé "Gretel"
Uve utilizzate – Arneis
Permanenza sui lieviti – 14 mesi
L'azienda, che dispone di vigneti sia nel Roero a Vezza d'Alba, sia nelle Langhe a Neive, è guidata da Gianluca Battaglio, enologo, che prima di passare a condurre l'azienda di famiglia ha avuto significative esperienze lavorative nel bordolese e in rinomate cantine delle Langhe, del Barolo e del Barbaresco.
Nella loro produzione non manca lo spumante ed è quello che vi raccontiamo. Questo vino si presenta all'esame visivo con un colore giallo oro e con un perlage importante a grana media. All'esame olfattivo è mediamente intenso e già evoluto, proponendosi con lievi sentori di frutta tropicale e nocciole. Al palato ha una buona effervescenza, un riscontro di buccia di mela matura e accenni ossidativi che non disturbano. Buona la vena acida e la persistenza, forse un po' evoluto nella sua parte finale.
Cantina Francone
Spumante VSQ Metodo Classico Brut Rosé "Valsellera"
Uve utilizzate – non dichiarate
Permanenza sui lieviti – 24 mesi
L'azienda Cantina Francone ha sede a Neive ma possiede vigneti anche nelle Langhe e nel Roero, questo fa comprendere come la sua produzione spazi dal Barbaresco (cinque le etichette prodotte) al Barolo, dalla Barbera d'Alba al Grignolino e molti altri vini sia bianchi che rossi tra i quali questo Metodo Classico.
Dopo Alberto, classe 1892, che grazie alla sua osteria nei pressi di Torino favorisce una prima diffusione dei vini Francone in Piemonte, Giovanni Battista rileva l’azienda dalla madre Teresa ed inizia una propria attività di vinificazione intorno al 1940. Nel 1964, Giovanni Battista con i figli Mauro e Silvano concretizza il sogno di una nuova grande cantina, ancora oggi sede dell’Azienda, con la prospettiva di dare accoglienza ai turisti.
Andiamo al nostro spumante! Questo vino si presenta all'esame visivo con un colore rosa antico di buona intensità e con un perlage vigoroso a grana media. Al naso l'intensità olfattiva si concentra su sentori d'arancio maturo, mela rossa, tabacco e ribes. In bocca ha una bella effervescenza, sentori di prugna fresca e mela rossa; una "Bolla" succosa, cremosa con una discreta vena acida. La buona persistenza e la verticalità la rendono una bella bevuta!
Cantina Patrunet
Spumante VSQ Metodo Classico Brut 2021
Uve utilizzate – bland di Nebbiolo e Arneis
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Patrunet (Padroncino), così veniva chiamato il fondatore di quest'azienda che aveva sposato la figlia della famiglia per cui lavorava come contadino a fine Ottocento. La proprietà, lungo le generazioni che si sono succedute alla guida dell'azienda, ha sempre conservato uno spirito semplice e ospitale custodendo ancora gran parte dell'originaria cantina.
Abbiamo assaggiato un vino frutto di un curioso blend tra Nebbiolo e Arneis, vediamo come si è presentato. All'esame visivo questo spumante ha un color verdolino luminoso con un perlage vivo a grana medio-fine. Al naso si propone curioso con note di lime e accenni di confetto; nell'insieme non ha un olfatto molto complesso, ma è pulito. Al palato permane questa sensazione di un "vino pulito" con percezioni agrumate; sapido e un po' citrino propone una buona persistenza e verticalità. Uno spumante particolare, originale e ben fatto, difficile da inquadrare; ci è piacito!
Cantina Pace
Spumante VSQ Metodo Classico Brut
Uve utilizzate – non dichiarate
Permanenza sui lieviti – dai 24 ai 36 mesi
L'azienda dei fratelli Dino e Pietro Negro è nata nel 1934 quando il loro nonno Bernardino acquistò una cascina a Canale, in frazione Madonna di Loreto.
Nel 1996 i due fratelli subentrano al padre Giovanni nella conduzione dell'azienda ed iniziano ad imbottigliare i vini prodotti; la produzione iniziale di 10.000 bottiglie /anno nel corso degli anni è aumentata sino ad arrivare alle attuali 80.000 bottiglie. Questo vino all'esame visivo si presenta di un color giallo paglierino con riflessi verdognoli e con un perlage intenso a grana mediofine. Al naso propone note agrumate e di pesca bianca con un finale sapido e lievemente floreale. In bocca è fresco, pulito, asciutto, magro, agrumato, anche se la bolla è cremosa la vena acida è buona così come la persistenza. Il distinguo troppo netto fra le note olfattive e quelle gustative un po' lo penalizzano, ma nemmeno troppo!
Cantina Poderi Moretti
Spumante Extra Metodo Classico Brut - "Novelle"
Uve utilizzate – varietà autoctone a bacca nera non dichiarate
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
L'azienda Poderi Moretti è nata dall'unione di due famiglie roerine – Moretti e Occhetti- attive nel settore agricolo sin dal 1600. L'azienda oggi è guidata da Francesco Moretti e dai figli Alessandra e Riccardo che si occupano dei 40 ettari di vigneti di proprietà.
L'azienda, che è stata riconosciuta come Impresa Storica d'Italia, coltiva unicamente varietà autoctone ovvero Nebbiolo, Barbera, Arneis e Dolcetto, vitigni dai quali si ricavano oltre una ventina di vini suddivisi in due linee produttive: Podere Moretti e Moretti. Gli spumanti prodotti sono due, vediamo nel dettaglio quello che abbiamo assaggiato. All'esame visivo questo Metodo Classico si presenta con un colore giallo paglierino luminoso e con un perlage di media intensità a grana medio-fine. Al naso le note olfattive giocano su sentori di frutta a polpa bianca, accenni d’erbe officinali e di orchidea selvatica. Al palato è fresco, sapido, acido e la "bolla" cremosa amalgama e conferisce lunghezza e persistenza regalando una piacevolezza complessiva valida e credibile che si completa con note agrumate.
Cantina Vignevolute
Spumante VSQ Metodo Classico Brut Rosé - Diecigiugno 2018
Uve utilizzate – Arneis 50%, Nebbiolo50%
Permanenza sui lieviti – dai 18 ai 30 mesi
Questa Cantina ha 10,7 ettari di vigneto, oltre sette dei quali in Roero ed i rimanenti nelle Langhe. I vitigni coltivati sono quelli locali, ovvero Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Arneis e Moscato. All'esame visivo questo spumante in degustazione si presenta di un colore rosato con riflessi ramati e con un perlage persistente a grana fine. Al naso propone note di radici, caramella all’orzo, bastoncino di liquirizia e percezioni di erbe officinali. Bacche di carrube e tabacco da pipa per chiudere con una nota di affumicato. In bocca è cremoso, sapido e ripropone le stesse percezioni olfattive di radici ed aggiunge erbe di montagna essiccate. Buona la vena acida così come la persistenza. Molto curioso e intrigante.
Cantina Tenuta Carretta
Spumante Nebbiolo d'Alba DOC Metodo Classico Extra Brut Rosé - "Cuvée San Rocco" 2021
Uve utilizzate – Nebbiolo
Permanenza sui lieviti – 18 mesi
Tenuta Carretta si trova a Piobesi d'Alba, nel Roero. Una recente ricerca ha portato alla luce alcuni documenti che attestano l'esistenza di questa azienda sin dall'epoca medioevale, uno di questi, risalente al 1467 cita infatti un contratto di concessione in mezzadria, redatto dal notaio Giorgio di Monteacuto. In esso l'allora proprietario Andrea Damiano, consignore di Piobesi, dà a coltivare ai fratelli Corrado, Giacomino e Pietrino Porrino le terre e i vigneti della "cassìna Caréta" per nove anni. Nel corso dei secoli ci sono stati numerosi passaggi di proprietà sino a che. nel 1985. la tenuta viene acquistata dalla famiglia Miroglio di Alba.
Tra le varie proposte di vini abbiamo degustato questo metodo classico. All'esame visivo il vino degustato si presenta di un colore rosa confetto di media intensità, con perlage vivo a grana medio-fine. Al naso propone percezioni di frutti di bosco, fragolina, lampone, caramella alla frutta e mallo. In bocca risulta fresco, l'effervescenza è mordace, la vena acida e la sapidità conferiscono buona persistenza. Bolla ben fatta e di grande beva.
Cantina Deltetto 1953
Spumante Nebbiolo d'Alba DOC Metodo Classico Brut Rosé de Noirs "N" 2020
Uve utilizzate: Nebbiolo 100 %
Permanenza sui lieviti – minimo 30 mesi
La storia della Cantina dei fratelli Deltetto inizia a fine '800, quando il trisnonno iniziò a produrre le prime bottiglie di Nebbiolo e Barbera nella cascina in borgata "I Lioni", sulle colline del Roero. Ma è nel 1953 che nonno Carlo, per tutti Carlin, insieme alla moglie Catterina, decide di fondare la sua cantina a Canale, nel cuore del Roero. Come artigiano, riconobbe subito le potenzialità del territorio ed i suoi frutti, credendo in un'agricoltura etica e responsabile, ancora oggi tramandata ai discendenti. Oltre alle produzioni tradizionali di Roero Rosso, diede un piccolo sguardo alla Langa del Barolo, fregiando l'azienda del titolo di "Cantina Storica" in cui è possibile vinificare e produrre la DOCG di Langa. Ma andiamo a vedere nel dettaglio questo spumante in purezza. All'esame visivo si presenta di un color rosa corallo scarico. All'esame olfattivo offre sentori mediamente intensi fra i quali liquirizia e menta con un finale che ricorda le caramelle di gelatina al limone. In bocca ha una effervescenza decisa, quasi aggressiva; ottima la sapidità e il connubio naso/bocca. Finale un po' amaro che sminuisce leggermente l'importanza della persistenza.
Cantina Marsaglia
Spumante VSQ Metodo Classico Brut "Accordo"
Uve utilizzate – autoctone a bacca bianca
Permanenza sui lieviti – 24 mesi
Siamo a Castellinaldo, nel cuore delle colline del Roero ed è in questa Cantina che Marina ed Emilio Marsaglia, con l'aiuto dei figli Enrico e Monica, continuano a produrre vini di alta qualità con la stessa passione e impegno che animarono il bisnonno Secondo Marsaglia, quando fondò l'Azienda nel 1900.
Attualmente l'Azienda si estende su quindici ettari di vigneto, prevalentemente esposti a mezzogiorno e la produzione annuale è di circa 90.000 bottiglie. La filosofia di Emilio e Marina è che la qualità del vino si ottiene nella vigna, per questo motivo l'assistenza tecnica è estesa a tutte le fasi della coltivazione, dalla potatura secca a quella verde, per condurre in modo equilibrato i trattamenti seguendo le tecniche della lotta guidata e integrata. La produzione è controllata procedendo al diradamento dei grappoli quando si verifica una eccedenza di gemme. Si vinificano soltanto uve perfettamente sane, raccolte a mano nel momento migliore. Adesso valutiamo questo spumante, unica bolla della cantina. All'esame visivo si presenta color giallo paglierino luminoso. Al naso ha una buona intensità olfattiva che si apre a note di erbe officinali, di frutta a polpa bianca e mela verde. In bocca ha una effervescenza decisa che lo rende piacevole, fresco, agrumato e succoso. Ha una buona vena acida e una persistenza lunga.