Cantina Pàstini
Spumante Valle d'Itria IGP Metodo Italiano Brut – Vendemmia 2023
Uve utilizzate – Verdeca 100%
Permanenza in autoclave – max 5 mesi
Siamo in provincia di Taranto, fra gli agri di Locorotondo e Martina Franca, sede della cantina in oggetto che ha puntato alla riscoperta dei vitigni storici del territorio, fra cui la Verdeca con le cui uve è stato realizzato il vino degustato, che si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino con riflessi verdolini con perlage persistente; all’esame olfattivo evidenzia un bouquet elegante con note floreali, di mele, tè verde che si ampliano nella nota vegetale, caratteristica un po’ del vitigno. In bocca è palese la sua struttura, la sua freschezza, la sua vivacità, conferendo nell’insieme una bella beva; una CO2 meno presente li farebbe fare un ulteriore salto qualitativo, ma ben venga questa realtà.
Cantina Pàstini
Spumante Verdeca IGP - Metodo Classico Brut 1759 Millesimato – 2020
Uve utilizzate – Verdeca 100%
Permanenza sui lieviti – 48 mesi
Il vino si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino con riflessi verdolini e con un perlage fine e persistente, mentre all’esame olfattivo ha una bella complessità ed eleganza. Spiccano le note floreali che si mischiano a quelle vegetali del biancospino che cedono il posto ad altre come quelle fruttate di pera. Biancospino e agrumi secchi. In bocca è cremoso, fresco, minerale, lungo e persistente.
Una Bella mano, anzi felice, ha sviluppato un prodotto ben fatto piacevole alla beva; mi fa apprezzare la Verdeca, anche in questa versione Metodo Classico che, spumantizzato, ha importanti potenzialità.
Il vitigno Verdeca a bacca bianca viene coltivato nelle regioni della Campania, Basilicata e Puglia, le cui origini sono incerte; riveste un ruolo importante nella viticoltura pugliese.
Cantina Coop UPAL
Spumante Valle d'Itria IGT Metodo Italiano Brut Alma D'Itria
Uve utilizzate – Verdeca, Bianco d’Alessano, Minutolo in percentuali variabili secondo annata
Permanenza in autoclave – max 5 mesi
Una importante cooperativa, con oltre 1000 conferitori che operano nell’areale di Cisternino, in provincia di Brindisi. Il vino si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino brillante, con un perlage abbastanza persistente, mentre all’esame olfattivo risulta aromatico, con una nota di gelsomino, macchia mediterranea e zenzero candito. L’acidità fa ben sperare in bocca, ove smorza quella sua vena dolciastra, pur essendo un Brut; indubbiamente è una bolla ben fatta, adatta a chi ama la morbidezza e una pronta e facile beva, che credo sia l’obiettivo centrato dall’azienda.
Cantina Coop UPAL
Spumante VSQ Metodo Classico Dosaggio Zero
Uve utilizzate – Verdeca, Bianco d’Alessano (percentuali non dichiarate)
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Un Metodo Classico che si presenta di colore giallo paglierino, con un perlage fitto e schiuma cremosa.
Al naso propone sentori di frutta matura e percezioni agrumate di pepe bianco e piante officinali, con un finale un po’ vegetale. In bocca è elegante, fresco, sapido, leggero nella sua verticalità.
Il vitigno Minutolo a bacca bianca è coltivato in Basilicata e Puglia; regione quest’ultima, dove è presente sin dall’antichità, nella Valle d’Itria, situata tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. Qui un tempo era conosciuto come Fiano, Moscatellina o Fianello. Il vitigno Bianco d’Alessano a bacca bianca è coltivato in Puglia. Di origine sconosciuta. Le prime notizie della sua presenza nelle Murge Martinesi (Taranto) risalgono al 1870. In passato non veniva mai coltivato da solo, ma in consociazione con altre varietà locali, in particolare, con la Verdeca. è diffuso in Puglia, nella zona della Murgia dei trulli e nelle valli adiacenti.
Cantina Coop UPAL
Spumante Valle d'Itria IGT – Metodo Italiano Brut Rosato Alma D'itria
Uve utilizzate – non dichiarate.
Permanenza in autoclave – max 5 mesi
Anche questo spumante realizzato dalla cantina UPAL ha obiettivi ben precisi; così il vino si presenta all’esame visivo di colore rosato con sfumature cipria, con un perlage vivace; al naso risulta curioso per riportare in evidenza note di cipria che si mischiano a piccoli frutti rossi che sfociano in sentori vegetali,
di macchia mediterranea. In bocca la CO2 fa da padrona di casa, forse un po’ eccessiva, dato che maschera relativamente tanto ed è un po’ tutto ciò che ci si aspetterebbe, tranne una nota finale croccante di frutti e mandorla verde.
Cantina Coop UPAL
Spumante IGT Valle d'Itria Metodo Italiano Extra Dry. dolce
Uve utilizzate – Minutolo 100%
Permanenza in autoclave – non dichiarata
Un bel bere, fresco, piacevole nonostante l’alta percentuale zuccherina, presentandosi all’esame visivo di colore giallo paglierino brillante, mentre all’esame olfattivo risulta aromatico, con note agrumate e fiori di acacia che si armonizzano perfettamente con l’insieme. In bocca è tondo, cremoso, armonioso e ben sorretto da una vena acida che lo rende piacevolissimo alla beva, smorzando in modo elegante la parte zuccherina.
Cantina Soc. Agricola Polvanera
Spumante Valle d'Itria IGT BIO – Metodo Italiano Brut – "M" Moresco
Uve utilizzate – Moresco 100%
Permanenza in autoclave – 3 mesi
Siamo, in provincia di Bari, nell’areale compreso fa Acquaviva e Gioia del Colle, ove si trova la cantina scavata per 8 metri nella roccia calcarea che rende bene l’immagine della tenacia che la caratterizza e della qualità che ha portato in degustazione; tutto il panel è rimasto sorpreso in senso positivo, a partire da questo metodo italiano che si presenta all’aspetto visivo di colore giallo paglierino brillante dalle venature verdoline, con una spuma ricca e un perlage di buona intensità. Al naso è estremamente interessante, fresco con sentori di mela verde, erba limoncella e muschio. In bocca si comprende meglio la struttura d’insieme, realizzata con gran rispetto del frutto, consentendoci di riscoprire quella vena citrina e quelle note fruttate percepite al naso, che rendono piacevolissima la beva,
Il Maresco è un vitigno a bacca bianca coltivato in Puglia e rientra tra i vitigni pugliesi autoctoni minori, presente soprattutto nei vecchi vigneti della Valle d’Itria, recuperato dall’istituto Regionale di agraria di Locorotondo.
Non si hanno notizie della reale origine del nome Maresco.
Cantina Soc. Agricola Polvanera
Spumante Puglia IGT BIO Metodo Italiano Rosé – "A"
Uve utilizzate – Primitivo 100%
Permanenza in autoclave – 3 mesi
Uno spumante che si presenta all’esame visivo di color corallo, con una spuma viva e un perlage di buona intensità. Al naso la bella percezione di freschezza apre le porte a interessanti note di piccoli frutti rossi come fragole e lamponi alle quali si aggiunge quella di petali di rosa. In bocca mantiene la sua giovane e semplice brillantezza; un buon equilibrio rende piacevole la beva con un finale leggermente amarognolo,
ma del tutto piacevole.
Cantina Soc. Agricola Polvanera
Spumante VSQ – Metodo Classico Brut – BIO Macchia di Gatto
Uve utilizzate – blend di uve autoctone a bacca bianca tra cui Moresco, Marchione, Falanghina.
Permanenza sui lieviti – 36/48 mesi
Un’altra eccellenza di questa cantina è questo Metodo Classico, la prova di quanto la spumantistica sia nelle sue corde. Uno spumante che si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino brillante, con una spuma cremosa e un perlage fine e persistente. All’esame olfattivo è delicato e intrigante, proponendosi ricco e variegato di sfumature che partono dalle note di pasticceria per arrivare a delle sfumature fruttate di cedro, mela, ampliandosi ad altre come quelle speziate di cardamomo e anice stelato con un finale erbaceo, di felce e fiori. In bocca lievita la piacevolezza della beva, districandosi fra leggerezza e complessità appaganti, con un ritorno delle note percepite al naso. Lungo e di buona persistenza, finisce con una intrigante nota balsamica.
Il vitigno a bacca bianca Marchione, coltivato esclusivamente in Puglia, è riportato in bibliografia anche con il nome di Maricchione ed era già presente nei vecchi vigneti della Valle d’Itria allevati ad alberello, insieme ad altri vitigni come Verdeca, Bianco d’Alessano ed altri minori come Impigno, Francavidda, Maruggio, Minutolo, ecc.
Cantina Soc. Agricola Polvanera
Spumante VSQ Metodo Classico BIO Brut Rosato – Montevella
Uve utilizzate – blend di uve a bacca rossa come Aglianico, Negroamaro, Nero di Troia e Primitivo.
Permanenza sui lieviti – 36/48 mesi
Un rosato che sorprende tanto, per mille motivi, fra i quali la grande maestria nel saper coniugare freschezza e verticalità, ma anche la capacità di indicare una strada importante per la spumantistica pugliese.
Uno spumante che si presenta all’esame visivo di colore rosa corallo che nel bicchiere sprigiona una spuma leggera e un perlage intenso e fino. Al naso sorprende la nota di petali di rosa essiccati, abbinata a quelle fruttate di piccoli frutti rossi del sottobosco alle quali si aggiungono cenni officinali che sfociano in note agrumate di pompelmo rosa. In bocca è ricco, pieno, rotondo, armonioso, equilibrato, sapido con un finale ancora agrumato e balsamico; di rara verticalità per queste latitudini. In finale che dire: una bella bolla.
ll vitigno a bacca nera Nero di Troia, coltivato in Campania e Puglia, chiamato anche Uva di Troia, con il tempo ha dimostrato le sue grandi potenzialità contribuendo a produrre vini strutturati e longevi. Per ipotizzare la sua provenienza si sono fatte tre ipotesi; la prima che lo indica come proveniente dalla storica città del Asia minore descritta da Omero; la seconda ipotesi, meno suggestiva ma personalmente quella più accreditabile, indica la cittadina albanese Cruja come origine dell’Uva di Troia. Rimane inoltre la tesi che indica il vitigno come originario proprio della caratteristica città pugliese di Troia, dove però non ci sono vigneti.
Cantina Pisan Battél s.r.l.
Spumante Metodo Classico Pas Dosé Rosé – 2019
Uve utilizzate – Uva di Troia 100%
Permanenza sui lieviti – 30 mesi
Siamo a San Severo, nel foggiano, un areale sul quale si è attivato, per primo, il movimento spumantistico pugliese e che continua ancora oggi a far emergere aziende vogliose di valorizzare questo territorio.
Come è il caso della cantina Pisan – Battél che ha voluto interpretare a modo suo la spumantistica proponendo un vino, in questo caso, che si presenta all’esame visivo di colore oro rosa antico, con una spuma e un perlage molto fine. All’esame olfattivo, le note di frutti rossi del sottobosco e melagrana la fanno da padrone, ma ci lasciano subito. In bocca è piacevole, semplice, pronto per essere bevuto senza chiedere troppo nell’insieme. Una bolla ben fatta che invita a bere e a ribere.
Cantina Pisan Battél s.r.l.
Spumante VSQ Metodo Classico Pas Dosé S8 – Millesimato 2015
Uve utilizzate – Bombino Bianco 100%
Permanenza sui lieviti – 48 mesi
Il vino si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino e nel bicchiere sprigiona una spuma cremosa con un perlage fine e persistente. All’esame olfattivo le piacevoli note di crosta di pane ci accompagnano nella degustazione per aprirsi a quelle di fiori di acacia e sambuco le quali, a loro volta si uniscono a percezioni di macchia mediterranea, dove si evidenzia l’alloro, per finire a sentori agrumati.
In bocca è piacevole, anche de un po’ troppo rotondo per essere un Pas Bosé; ma è equilibrato, chiudendo con un retrogusto di erbe aromatiche che piacciono. Un altro spumante di Bombino che avvalora l’idea di come il vitigno e la zona di San Severo siano un connubio perfetto per esaltarsi in una bolla.
Il Bombino Bianco è un vitigno a bacca bianca coltivato nel centro sud Italia, in particolare sulla fascia adriatica.
è uno dei vitigni più antichi e più diffusi negli areali sopra indicati, insieme a dei vitigni conosciuti come Pagadebiti romagnolo e la Passerina marchigiana e abruzzese con i quali è stata confermata una corrispondenza eclatante dalle analisi del DNA che attestano siano parenti strettissimi. Le prove di vinificazione e di spumantizzazione confermano la validità dei prodotti ottenibili.
Cantina Gianfranco Fino
Spumante VSQ – Metodo Classico Rosé
Uve utilizzate – Negroamaro 100%
Permanenza sui lieviti – 35 mesi
Siamo a Manduria, nella parte più meridionale d’Italia, in una terra che Gianfranco fino conosce bene e che ama, legandosi alla tradizione di una viticoltura che conserva le viti coltivate ad alberello. L’ho conosciuto anni addietro e quello che mi piacque fu la sua intraprendenza nel far emergere la sua Puglia. Anche con questo Spumante c’è molto della sua idea di vino; si presenta all’esame visivo di colore rosa tenue, velo di cipolla, molto elegante. Con una spuma cremosa e un perlage fitto e persistente, all’esame olfattivo risulta lento nell’esprimersi, per aprirsi piano piano a note di crosta di pane e frutti rossi, con note sapide, agrumate di mandarino aprendosi a un finale di piante officinali come l’alloro. La bocca è fresca, morbida, elegante.
Una maggiore verticalità avrebbe aggiunto valore a una bolla che, di per sé, ha già un suo perché.
Cantina Rivera S.p.A.
Spumante VSQ – Metodo Classico Brut
Uve utilizzate – Bombino Bianco 100%
Permanenza sui lieviti – 24 mesi
Siamo nell’agro di Andria, geograficamente locati nella provincia di Barletta, Andria, e Trani, in quell’altopiano che separa la Murgia dall’Adriatico, lungo l’antica via Traiana, Qui l’azienda Rivera opera
su 150 ettari composti da vigneti e oliveti. Con una produzione enologica incentrata sulla DOC e la DOCG Castel del Monte, pur non disdegnando la produzione di spumanti come in questo caso, proponendo in degustazione un vino che si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino brillane, con una spuma cremosa e un perlage di buona fattura. All’esame olfattivo ha difficoltà ad esprimersi, risultando all’inizio
un po’ ridotto, ma aprendosi, successivamente, esprime note floreali e di frutti a pasta gialla e mela con un finale leggermente agrumato e sbuffi vegetali. Il sorso e di media freschezza, un po’scomposto in bocca dove si mischiano note vegetali a note di frutta con un finale ammandorlato. Troppa è la distanza tra le percezioni olfattive e quelle gustative.
Cantina Rivera S.p.A.
Spumante VSQ Metodo Classico Brut Rosé
Uve utilizzate – Bombino Nero 100%
Permanenza sui lieviti – 24 mesi
Un Rosé interessante, che si presenta all’esame visivo di colore rosa tenue, leggerissimo ed elegante; nel bicchiere sprigiona una spuma leggera e un perlage molto fine. All’esame olfattivo risulta intrigante, estremamente originale per le note terrose che si integrano perfettamente alle percezioni di frutti rossi come il ribes e poi a quelli di petali di rose. Nel finale, una percezione olfattiva agrumata rende omaggio all’ingresso in bocca che è scorrevole, piacevole. Elegante, fine e con un finale acidulo che non sorregge più di tanto l’assenza di una dose di verticalità che manca un po’. Comunque una bolla piacevole e ben fatta, che merita attenzione.
Il vitigno a bacca nera Bombino Nero è coltivato principalmente in Puglia e nella confinante Basilicata. Noto per la sua grande vigoria era anche chiamato Buonvino”. Fino a qualche decennio addietro si supponeva che fosse una mutazione genetica del Bombino Bianco, ma ricerche più recenti hanno stabilito che i due vitigni non sono geneticamente analoghi, ma comunque strettamente correlati.”
Cantina Lorusso
Spumante VSQ – Metodo Classico Brut Nature Millesimato 2018 – Benedetto
Uve utilizzate – Chardonnay 90% e Marchione 10%
Permanenza sui lieviti – 48 mesi
Siamo a Locorotondo, Bari e questo spumante mi consente di conoscere la sagacia creativa dell’enologo Benedetto Lorusso che anche in questo esercizio spumantistico, da lui attivato ormai da quasi dieci anni,
cerca di integrare ricerca e storia, abbinando due vitigni che integrano perfettamente l’eleganza e la spina dorsale, elementi necessari per fare grandi cose nella spumantistica, a qualsiasi latitudine. Ecco quindi che questo Metodo Classico si propone all’esame visivo di colore giallo paglierino intenso tendente all’oro e nel bicchiere sprigiona una spuma cremosa con un perlage fine e persistente. Al naso sorprende per la complessità che regala; spazia dalle note di crosta di pane a quelle tostate di nocciole, da quelle di fieno a quelle di mela e frutti gialli, da note salmastre saline a sfumature agrumate e di zenzero candito.
Al palato è fresco, di lunga sapidità, persistente ed elegante. Una bella bolla.
Cantina Alberto Longo
Spumante Metodo Classico Brut Nature Millesimato 2015 – BIO
Uve utilizzate – Falanghina, Bombino Bianco e altre.
Permanenza sui lieviti – dato non pervenuto
Siamo nella straordinaria Daunia settentrionale, nel foggiano, a due passi da Lucerna le cui mura sono visibili dalla cantina. Ho avuto modo di conoscere Alberto e comprendere quanto sia forte la sua volontà
di valorizzare la propria terra e i sui prodotti, quindi non mi sorprendo nel degustare questo metodo classico del 2015 che potrebbe riservarmi gioia o grande delusione; questo Brut Natura sorprende veramente, presentandosi all’esame visivo di colore giallo paglierino intenso tendente all’oro, sprigionando nel bicchiere una spuma ancora cremosa e un perlage vivo, fitto e persistente. All’esame olfattivo risulta piacevole con note di lieviti, fiori, agrumi, cedro candito, ananas, ginger, con un finale che ricorda i profumi della pastiera napoletana. In bocca sorprende la freschezza, la sapidità, la persistenza, la finezza e l’eleganza.
Cantina Alberto Longo
Spumante Metodo Classico Brut Nature Rosé Millesimato 2015 BIO
Uve utilizzate – Nero di Troia 100%
Permanenza sui lieviti – dato non pervenuto
Questo rosé, a differenza del Brut Nature, dimostra il tempo e si presenta all’esame visivo di colore rosa oro antico, con una spuma cremosa e un perlage tenue, ma ancora persistente. Al naso stenta ad aprirsi, poi gradatamente ecco pervenire percezioni di frutti rossi, note floreali di pansé, quelle di crosta di pane e un finale con un ricordo vegetale. Con l’innalzamento della temperatura cresce la percezione di amarene.
Al palato è abbastanza fresco, sapido ma oltre a una spiccata acidità resta solo il piacere, per chi ama le bolle datate, di saperle apprezzare come gastronomiche.
Cantina Due Palme
Spumante VSQ – Metodo Classico Brut Millesimato – Mille e Trenta
Uve utilizzate – Negroamaro 100%
Permanenza sui lieviti – non dichiarata – Sboccatura 2023
Siamo A Cellino San Marco, in provincia di Brindisi, al cospetto di una delle più importanti e grandi cooperative delle Puglie. Nata nel 1989 dall’incontro di quindici soci, si è evoluta a dismisura contando oggi più di 1.000 conferitori che operano su 2.500 ettari di vigneti tra le province di Brindisi, Lecce e Taranto. Accanto alla cantina principale di Cellino San Marco, ruotano altre 5 cantine cooperative che trasformano al plurale il nome in Cantine” Due Palme. In questo caso il vino proposto nella degustazione, vinificato in bianco si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino, con un perlage fine. Al naso si propone con profumi delicati di crosta di pane, quelli floreali e note fruttate. Al palato è pieno, sapido ed equilibrato, con una nota acidula. “
Cantina Scarano Spumanti di Scarano Angelo
IGP Puglia Metodo Classico Extra Brut
Uve utilizzate vinificato in bianco Verdeca 100%
Permanenza sui lieviti – 24 mesi – Sboccatura il 22/05/2024
Siamo sulla STR per Contardo, nelle vicinanze di Brindisi; nei loro odierni cinquanta ettari di vigneti, gli Scarono, in particolare ora Angelo e Gabriele, sulle orme del primo Angelo, capostipite della famiglia, hanno intrapreso un viaggio nella viticoltura brindisina dedicandosi non solo ai classici vini fermi autoctoni, ma alla spumantizzazione degli stessi orientando in quel difficile esercizio enotecnico il patrimonio genetico che avevano fra le mani. In questo caso la cantina si è cimentata nella valorizzazione del vitigno Verdeca.
Il vino portato in degustazione si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino, con riflessi dorati e con un perlage persistente. All’esame olfattivo evidenzia la polposità del frutto al quale si aggiungono note dolci, ma anche di mela e pasta gialla, oltre a percezioni di miele, bergamotto, spezie e, nel finale leggere percezioni vegetali. Lo scalino delle percezioni gustative della bocca è un po’ diverso da quelle avute al naso, comunque risulta buona la freschezza che è sorretta da una bella sapidità. Nell’insieme un buon prodotto.
Cantina Scarano Spumanti di Scarano Angelo
IGP Puglia Metodo Classico Cuvée Brut Rosé
Uve utilizzate – Susumaniello e Negroamaro.
Permanenza sui lieviti –24 mesi – Sboccatura il 22/05/2024
Con questo Spumante l’esercizio enologico della cantina si è concentrato su un altro vitigno autoctono estremamente originale, potenzialmente eclettico, meravigliosamente duttile nella sua adattabilità alla spumantizzazione. In questo caso il vino proposto in degustazione si presenta all’esame visivo di colore tendente al melograno, con un perlage vivo così come lo è anche la spuma. All’esame olfattivo questo spumante vinificato in rosato evidenzia una nota vegetale di macchia mediterranea che non dà fastidio,
anzi arricchisce e si integra sia con quelle di frutti di bosco che con quelle di nocciola, fiori di acacia e biscotti. In bocca è fresco, piacevole, semplice, beverino ma un po’ corto, pur essendo, nell’insieme, una bolla ben fatta, che tocca le corde del buon bere. Una maggiore sapidità lo avrebbe condotto a vette eccelse.
Il Susumaniello è un vitigno a bacca nera, di probabili origini dalmate, diffuso da tempo in Puglia, soprattutto in provincia di Brindisi. Il suo nome deriva dalla sua abbondante produttività che permetteva, letteralmente, di caricare il somaro”. Il fatto che le piante più mature diano bassa produzione e quindi l’alta concentrazione dei mosti e la loro buona acidità fissa, ne ha determinato la riscoperta, permettendo di ottenere dal Susumaniello grandi vini rossi.”
Cantina Sociale Produttori di Manduria
VSQ Metodo Classico Brut Rosé Millesimato 2019 – Linea Leggiadro
Uve utilizzate – Negroamaro 100%
Permanenza sui lieviti – 26/30 mesi – Sboccatura 2024
Ci troviamo a Manduria, in provincia di Taranto, al cospetto di una cantina che, senza paura di essere smentiti, è il manifesto storico della viticoltura tarantina e ancor di più di vitigni come Primitivo e Negroamaro. Era il 9 luglio del 1932 quando venne data la forma giuridica a questa cooperativa. Oggi i poco più dei suoi 400 soci operando su una superficie vitata di quasi 1.000 ettari e continuano a dare impulso a un’azienda che ha attraversato decenni con gagliardia e piglio. Oltre alla vasta gamma dei vini fermi, ecco gli spumanti, uno dei quali è questo vinificato in rosato che si presenta all’esame visivo di colore rosa tenue, con un perlage fine e persistente. All’esame olfattivo evidenzia note di cipria, lamponi, agrumi, ribes e fragole selvatiche. Il sorso è fresco, agile, verticale, sapido, cremoso e con un ottimo parallelismo fra le note olfattive delle percezioni agrumate e i frutti con ritorni balsamici interessanti. Se il grado zuccherino fosse stato un pelo più basso…
Cantina Sociale Produttori di Manduria
VSQ Metodo Classico Brut Millesimato 2021 – Linea Leggiadro
Uve utilizzate – Fiano 80% e Malvasia Bianca 20%
Permanenza sui lieviti – 30 mesi – Sboccatura 2024
Non fu solo Plinio il Vecchio a parlare di Manduria, definendola città viticulosa”, ma anche altri scrittori romani, come Marziale, Ateneo, Varrone la citarono ed elogiarono i vini qui prodotti. Il popolo Messapico era consapevole dell’importanza del vino al punto che a Brindisi fu coniata una moneta con inciso sopra l’immagine del poeta-musico Arione che, con grappolo e coppa in mano, cavalca un delfino. Quindi vino sia, anzi uno spumante che si presenta all’esame visivo di colore paglierino tenue dai riflessi verdolini, con un perlage fine e persistente. All’esame olfattivo è ammiccante, fragrante aprendosi a note biscottate e di nocciole. In bocca è setoso, con scarsa verticalità, ma nell’insieme è una bolla che si lascia bere bene.”
Cantina Colli della Murgia
IGP Puglia – Metodo Italiano Extra Dry
Uve utilizzate – Verdeca 100%
Permanenza in autoclave – 6 mesi
Siamo in contrada Zingariello, a Gravina in Puglia, nel territorio dell’Alta Murgia, chiamato il cuore di pietra della Puglia, contraddistinto -come venne descritto dallo storico tedesco Ferdinando Gregorovius-
da una spettacolare successione di creste rocciose, dolci colline, cavità carsiche, doline e inghiottitoi, scarpate ripide, boschi ed enormi pascoli naturali. Qui opera questa cantina sociale che fin dal lontano
1996 è certificata biologica e che è stata la prima ad aver riportato in vita il Minutolo, considerato oggi tra le più interessanti varietà a bacca bianca del panorama enologico pugliese. In questo caso però ha proposto alla degustazione uno Spumante Bianco IGT Puglia utilizzando uno storico vitigno, la Verdeca come omaggio sia alla città di Gravina in Puglia, sia al territorio. Un vino che si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino brillante, con una spuma cremosa e intensa e un perlage brillante. Al naso si propone con un bouquet floreale intenso e percezioni fruttate. Al palato è fresco, pungente; caratteristica quest’ultima che smorza il grado zuccherino e lo rende piacevolmente morbido, armonioso e ottimamente bilanciato, con un finale fruttato.
Cantina Colli della Murgia
VSQ IGP Puglia – Metodo Classico Brut Biologico – Amore Protetto
Uve utilizzate – Minutolo
Permanenza sui lieviti – 48 mesi
Mancava un vino che fosse dedicato all’amore, quello vero, quello da proteggere, da assaporare giorno dopo giorno e da festeggiare ogni volta se ne sente il bisogno, e perché no, magari stappando proprio questo spumante che si è presentato in degustazione, all’esame visivo di colore giallo paglierino intenso, con un perlage e una spuma fine ed elegante, mentre all’esame olfattivo sorprende positivamente, essendo intenso ed elegante proponendosi con note leggere di crosta di pane che si sommano a quelle di erbe officinali, come salvia e timo, con un crescendo di agrumi e leggerissimi richiami di frutta secca. In bocca è fresco verticale, profondo, conforme alle note olfattive; la bollicina non è aggressiva ma cremosa e la cosa rende il sorso nell’insieme pieno e complesso. Una buona a piacevole bolla morbida, armoniosa, rotonda e ottimamente bilanciata.
Cantina Sociale San Donagi
Spumante Metodo Classico Brut – Momento
Uve utilizzate – Fiano e Trebbiano in percentuali non dichiarate.
Permanenza sui lieviti – 24 mesi
Siamo a San Donaci, nel brindisino, alle porte dell’agro salentino, e ci troviamo al cospetto di una cantina sociale nata nel 1933 per merito di 12 imprenditori. Oggi operano, fra soci conferitori e altri che hanno come riferimento la struttura, più di 300 viticoltori. I decenni passati hanno condotto l’azienda a un continuo rinnovamento, al fine di accrescere qualitativamente la proposta commerciale intervenendo su ogni singolo aspetto della filiera produttiva. In questo caso lo spumante proposto si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino chiaro, con un perlage delicato, mentre all’esame olfattivo propone note di fiori appassiti e balsamiche, leggermente ossidate. In bocca risulta semplice, di facile beva, dando la sensazione d’essere scarsamente coinvolgente, pur restando una gradevole beva.
Cantina Schola Sarmenti
Spumante VSQ Metodo Classico Brut Rosé Pas Dosé Millesimato 2018 – Collezione 24
Uve utilizzate – Negroamaro 100%
Permanenza sui lieviti – 24 mesi – sboccatura 2021
Siamo a Nardò, Lecce, a ridosso del mar Jonio, nella cantina storica Schola Sarmenti, autentica vineria pugliese; struttura bellissima, elegante, sapientemente restaurata, ove fanno mostra di sé prestigiose volte
a stella, sorrette da mura antiche. Lo spumante proposto in degustazione ci ha sorpreso per la sfida affrontata nella elaborazione di questo Negroamaro in purezza, ottenuto da vigne vecchie di oltre 50 anni allevate ad alberello. U vino che si è presentato all’esame visivo di colore rosa ramato leggero, con perlage delicato, mentre all’esame olfattivo si propone con note di erbe aromatiche come il rosmarino, che lasciano spazio a percezioni agrumate e speziate orientaleggianti, fra cui il sandalo. In bocca l’impatto è vivo, piace la delicata tannicità, che si percepisce un po’ ruvida all’apparenza, ma che si integra con una dose di salinità che regge insieme a una buona dose di acidità, risultando la spina dorsale della beva. Si entra volentieri in una piacevolezza armonica ed equilibrata dell’insieme. Una bella bolla.
Cantina d'Araprì
Spumante IGP Metodo Classico Brut Millesimato 2019. RN
Uve utilizzate – Bombino Bianco 100%
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Siamo a San Severo, provincia di Foggia, città fondata da Diomede e ricca di alcune delle migliori effigi del barocco pugliese. La cantina, posta nel vecchio borgo della cittadina si contraddistingue per i caveau sotterranei che si snodano come un labirinto sotto la cittadina e dove, chiaramente, sono alloggiate le pupitre delle bottiglie di spumante messe a maturare sui lieviti. Sono passati alcuni decenni da quando Girolamo D’Amico, Ulrico Priore e Louis Rapini si cimentavano nella spumantizzazione sul terrazzo di casa. Oggi sono una delle realtà più prestigiose del sistema spumantistico pugliese e la campionatura di bottiglie proposte a Bubble’s in degustazione è la riprova, fra cui questo millesimato che si presenta all’esame visivo di colore oro scintillante, dovuto certamente al passaggio in legno e alla malolattica fatta effettuare in parte. Con un perlage sottile e persistente, al naso propone un ampio spettro olfattivo, integrando note burrate e vaniglia a quelle fruttate di ananas, banana e mela matura. In bocca si propone con un grande equilibrio, eleganza, rotondità e verticalità. Una bella bolla.
Cantina d'Araprì
Spumante Metodo Classico Brut Gran Cuvée XXI Sec. Millesimato 2017
Uve utilizzate – Bombino Bianco, Montepulciano e Pinot Nero in percentuali non dichiarate
Permanenza sui lieviti – 60 mesi.
Questo Spumante è una Cuvée di tre grandi annate che con perizia sono state affinate a lungo nelle antiche cantine dell’azienda, al riparo dalla luce e protette da una temperatura costante, raggiungendo il massimo della Pienezza”. Il vino si presenta all’esame visivo di colore giallo luminoso, con un perlage sottile e persistente. Bisogna essere sinceri, è complesso districarsi fra le numerose percezioni che si hanno tuffando il naso nel bicchiere; si evolvono, cambiano, si intrecciando fra loro. Ecco le note di caffè d’orzo e quelle di cioccolato, quelle di vaniglia e di caramello salato, di erbe officinali e spezie orientaleggianti, di cedro candito e arancio tarocco. In bocca la bolla è signorile, ricca “di saperi” e memoria, risultando cremosa, vivace, giustamente acida e verticale. Una gran bella bolla.”
Cantina d'Araprì
Spumante Metodo Classico Brut Rosé
Uve utilizzate – Montepulciano e Pinot Nero in percentuali non dichiarate.
Permanenza sui lieviti – 60 mesi – Sboccatura 2024
Questo rosato e tipico, meridionale e si presenta all’esame visivo di colore intrigante, salmone con venature di velo di cipolla, con un perlage delicato e una spuma cremosa. All’esame olfattivo propone note floreali e di frutti rossi come lamponi maturi e ciliegia e altri agrumati e leggerissimamente balsamici. In bocca, avvolgente, carezzevole, è piacevole nella beva che risulta vivace, sorretta da una buona dose di sapidità e da una buna persistenza, con un ritorno agrumato di mandarino e scorza di arancio candito.
Lungo e persistente.
Cantina Tre pini di Pietra Giovanna
Spumante Metodo Classico Brut Millesimato 2015 Bio
Uve utilizzate – Malvasia Bianca 100%
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Siamo a due chilometri da Cassano delle Murge e a 25 da Bari, nel cuore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. è una cantina che affonda le proprie radici nelle antiche tradizioni contadine della famiglia Plantamura, con il desiderio di dare valore al grande potenziale culturale, turistico ed enogastronomico del proprio territorio. Crediamo sia da interpretare in quest’ottica, lo spumante proposto in degustazione che si presenta all’esame visivo di colore oro scintillante, con un perlage finissimo e leggero che inquadra perfettamente la struttura olfattiva di questa Malvasia, nonostante il passare degli anni e la lunga permanenza in bottiglia. Un pregio, a nostro avviso. Avendo mantenuto il suo profilo aromatico, ma anche la delicatezza come Malvasia, arriva al punto di suscitate diverse interpretazione all’interno del panel di degustazione, fra chi non ama molto le note mielose, balsamiche e ossidative con le quali il tempo ha segnato questa bolla e chi invece le ama spudoratamente. In bocca è elegante, la bolla leggera e poco percepibile riesce a mantenere ancora vivi tutti gli elementi del puzzle delle percezioni gioventù, continuando ad intrigare gli appassionati di queste bolle gastronomiche.
Cantina Futura 14
Spumante VSQ Metodo Classico Brut Rosé
Uve utilizzate – Negroamaro 100%
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Cos’è il vino? Quale valore ha per alcuni uomini? è passione pura, quella che spinge verso il pensiero ancestrale della terra, del vigneto e del vino. Tutti elementi considerati parte integrante dell’italico pensiero, essendo carichi di implicazioni sociali, economiche, politiche e simboliche.
Il vino è un centro d’ancoraggio sul territorio, di aggregazione sociale dai contenuti trascendentali.
Il vino è tutto ciò ed è la sua fondata incomprensione, le mille sfaccettature che assume, che ce ne fanno innamorare. Per questo motivo è nata Futura 14, il nome della cantina che Bruno Vespa ha fondato insieme ai suoi due figli, Federico ed Alessandro. Una cantina che ha puntato sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni, come nel caso di questo spumante per il quale è stato usato il Negroamaro. Il vino si presenta all’esame visivo di colore rosa, tenue, con vene di cipria e un perlage fine e leggero; elementi che fanno da preludio a note olfattive molto intriganti che spaziano dalle floreali di petali di rosa alla cipria, dai frutti rossi a percezioni speziate di tamarindo e china. La bocca, equilibrata e armoniosa, è ben strutturata in temini di sapidità, acidità e verticalità. Una bolla ben fatta e di bella beva.
Cantina Leone De Castris
Spumante VSQ Metodo Classico Extra Brut Rosé – Millesimato 2020
Uve utilizzate – Negroamaro 100%
Permanenza sui lieviti – 27 mesi
Siamo a Salice Salentino, sotto Lecce, al cospetto di una delle aziende più antiche della Puglia, la cui storia viaggia parallelamente al vino pugliese, essendo attiva da oltre tre secoli. Una nobiltà enologica e vitivinicola che affascina, incute stima e quel rispetto necessario sa attribuire a chi ha fatto la storia.
La cantina ha pensato bene di proporre in degustazione uno dei suoi prestigiosi rosé, un millesimato extra brut che si presenta all’esame visivo di colore rosa velo di cipolla, con una spuma cremosa che fa da preludio a un perlage fine. Al naso le percezioni sono ricche, intense; si apre a note floreali e di frutta rossa, con l’aggiunta di percezioni speziate e di petali di rosa. La bocca è equilibrata, elegante, con una struttura acida; la consequenziale verticalità abbinata alla sapidità, rende la beva piacevole e gustosa. Bella bolla.
Cantine Tenute Rubino
Spumante Metodo Classico Extra Brut Rosé - Summaré
Uve utilizzate – Susumaniello 100%
Permanenza sui lieviti – 27 mesi
ll Salento è nell’immaginario collettivo il tacco d’Italia, uno degli scrigni della storia italica, un tempo chiamato Messapia, ovvero terra fra due mari. Un crocevia di poli e un intreccio di culture. Qui la famiglia Rubino ha locato le sue cinque diverse tenute: quella denominata Tenuta Jaddico, Pedula di Geremia, quella di Uggio-Punta Aquila e tenuta Palombara, oltre al vigneto di Ostuni dove la proprietà ha piantato cinquemila piante, allevate a cordone speronato, di un vitigno raro, ma tipico della Puglia: l’Ottavia.
Le vigne di Uggìo-Punta Aquila ricadono sull’altopiano salentino, a circa 80-100 metri s.l.m. distanti 13 km dalla costa del mar Adriatico, in un’area compresa tra i comuni di Brindisi, Mesagne e Cellino San Marco. L’intero areale è caratterizzato da sabbie giallastre debolmente cementate che, dopo pochi centimetri, poggiano su sabbie argillose a loro volta ricadenti su argille grigio-azzurrastre. Ogni tenuta ha una sua finalità produttiva, allo scopo di recuperare e valorizzare vitigni come il Susumaniello o semplicemente analizzare come i classici vitigni salentini rispondano alle variazioni ampelografiche. Nello spumante presentato in degustazione cha l’azienda ha proposto, si fa appunto uso del Susumaniello; un vino che si presenta all’esame visivo di colore rosa vivo, con un perlage fine e una spuma cremosa, Al naso propone note olfattive floreali e di frutti rossi, con l’aggiunta di percezioni speziate e un finale che ricorda le radici e la liquirizia. La bocca è equilibrata. molto elegante, la strutturata acidità e verticalità rendono la beva piacevole e gustosa.
Bella bolla.
Cantine Tenute Rubino
Spumante IGT Metodo Classico Extra Dry Libens
Uve utilizzate – Vermentino 100%
permanenza sui lieviti – 27 mesi
Secondo vino in degustazione delle Tenute Rubino, viene prodotto dalle vigne della tenuta di Uggìo-Punta Aquila, negli stessi territori del loro primo spumante esaminato. Sotto l’aspetto sensoriale, questo spumante si propone all’esame visivo di colore rosa vivo, con un perlage fine e una spuma cremosa. Al naso propone note olfattive di biancospino, di erbe aromatiche, di mela candita, agrumi e tiglio. La bocca è equilibrata, aperta, con sentore sapido e di buna acidità, il tutto in una bolla che, pur essendo un po’ grossolana, riporta al palato i sentori fruttati percepiti al naso.
Cantina Sociale Tauro
Spumante IGT Metodo Classico Extra Dry Rosé – SelVé
Uve utilizzate – vitigni a bacca rossa del territorio come Primitivo e Negroamaro.
Permanenza sui lieviti – non dichiarate
Siamo ad Alberobello ed è questa l’unica certezza acquisita, non avendo nessuna altra informazione in merito all’azienda, se non il fatto di aver ricevuto in degustazione uno spumante che si presenta all’esame visivo di colore rosa delicato, con un perlage vivo e una spuma cremosa. Al naso propone note di granito, sassi minerali che sono il preludio a quelle di piccoli frutti rossi, con cenni di lampone e pompelmo rosa. In bocca è fresco, la bolla cremosissima integra note agrumate e una sapidità quasi marina che aiutano la parte zuccherina a non essere invadente; il finale è amaricante ed equilibrato.
Cantina Sociale Coop. Ruvo di Puglia
Castel Del Monte DOC – Spumane Metodo Italiano Extra Dry Rosé Gryfus – Millesimato 2023
Uve utilizzate – Bombino Nero 100%
Permanenza in autoclave – 3 mesi
Siamo a Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, a un passo da Castel del Monte, il maniero di Federico II ed è in questo areale che insistono le radici di questa cooperativa fondata nel 1960 da un nucleo di ventotto vignaioli che si uniscono per aumentare la propria forza contrattuale nella vendita delle uve, passando, negli anni, da semplice produttrice di mosti a cantina in grado di imbottigliare i vini. Oggi la Cooperativa è una delle più importanti realtà vinicole dell’Italia meridionale, arrivando a contare oltre 400 soci e conferimenti superiori alle 8.000 tonnellate d’uva per vendemmia. Un impegno che merita considerazione; come gli spumanti portati in degustazione. Questo Bombino nero che si presenta all’esame visivo di colore rosa tenue, con un perlage vivace, mentre al naso propone note olfattive di frutta rossa come lamponi e fragoline selvatiche, oltre a percezioni di melograno. Sorso allegro, fresco, finale di confetto alla mandorla, ma anche leggermente vegetale.
Cantina Sociale Coop. Ruvo di Puglia
Spumante Moscato di Puglia IGP Metodo Italiano Dolce- Gryfus
Uve utilizzate – Moscato di Puglia 100%
Permanenza in autoclave – 3 mesi
Le uve vengono sottoposte a pressatura soffice e il mosto ottenuto viene decantato e filtrato prima di essere portato ad una temperatura di zero gradi centigradi. Viene poi caricato in autoclave dove subisce una sola fermentazione. Resta dai 60 ai 90 giorni sulle fecce prima di passare all’imbottigliamento isobarico. Il vino si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino, con un perlage brioso e schiuma cremosa. Al naso propone note floreali di mimosa e fruttate di pesca sciroppata, con un finale di erbe aromatiche. In bocca è piacevolissimo, di buon equilibrio, bilanciando la vena dolce con una verticalità che non stanca la beva.
Cantina Sociale Coop. Ruvo di Puglia
Castel Del Monte DOC Spumante Metodo Italiano Brut
Uve utilizzate – Verdega, Fiano Minuto e Bianco d’Alessandro in percentuali non dichiarate
Permanenza in autoclave – 3 mesi
Il vino si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino brillante dai riflessi dorati, con un perlage fine e una spuma persistente. All’esame olfattivo escono note di fiori bianchi e fruttate che si ampliano a quelle agrumate e vegetali. In bocca è fresco, equilibrato, con buona verticalità; nell’insieme è una bolla ben fatta e abbastanza gustosa.
Cantina Pàstini
Spumante Valle d’Itria IGP Metodo Italiano Brut – Vendemmia 2023
Uve utilizzate – Verdeca 100%
Permanenza in autoclave – max 5 mesi
Siamo in provincia di Taranto, fra gli agri di Locorotondo e Martina Franca, sede della cantina in oggetto che ha puntato alla riscoperta dei vitigni storici del territorio, fra cui la Verdeca con le cui uve è stato realizzato il vino degustato, che si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino con riflessi verdolini con perlage persistente; all’esame olfattivo evidenzia un bouquet elegante con note floreali, di mele, tè verde che si ampliano nella nota vegetale, caratteristica un po’ del vitigno. In bocca è palese la sua struttura, la sua freschezza, la sua vivacità, conferendo nell’insieme una bella beva; una CO2 meno presente li farebbe fare un ulteriore salto qualitativo, ma ben venga questa realtà.
Cantina Pàstini
Spumante Verdeca IGP - Metodo Classico Brut 1759 Millesimato – 2020
Uve utilizzate – Verdeca 100%
Permanenza sui lieviti – 48 mesi
Il vino si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino con riflessi verdolini e con un perlage fine e persistente, mentre all’esame olfattivo ha una bella complessità ed eleganza. Spiccano le note floreali che si mischiano a quelle vegetali del biancospino che cedono il posto ad altre come quelle fruttate di pera. Biancospino e agrumi secchi. In bocca è cremoso, fresco, minerale, lungo e persistente.
Una Bella mano, anzi felice, ha sviluppato un prodotto ben fatto piacevole alla beva; mi fa apprezzare la Verdeca, anche in questa versione Metodo Classico che, spumantizzato, ha importanti potenzialità.
Il vitigno Verdeca a bacca bianca viene coltivato nelle regioni della Campania, Basilicata e Puglia, le cui origini sono incerte; riveste un ruolo importante nella viticoltura pugliese.
Cantina Coop UPAL
Spumante Valle d’Itria IGT Metodo Italiano Brut Alma D’Itria
Uve utilizzate – Verdeca, Bianco d’Alessano, Minutolo in percentuali variabili secondo annata
Permanenza in autoclave – max 5 mesi
Una importante cooperativa, con oltre 1000 conferitori che operano nell’areale di Cisternino, in provincia di Brindisi. Il vino si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino brillante, con un perlage abbastanza persistente, mentre all’esame olfattivo risulta aromatico, con una nota di gelsomino, macchia mediterranea e zenzero candito. L’acidità fa ben sperare in bocca, ove smorza quella sua vena dolciastra, pur essendo un Brut; indubbiamente è una bolla ben fatta, adatta a chi ama la morbidezza e una pronta e facile beva, che credo sia l’obiettivo centrato dall’azienda.
Cantina Coop UPAL
Spumante VSQ Metodo Classico Dosaggio Zero
Uve utilizzate – Verdeca, Bianco d’Alessano (percentuali non dichiarate)
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Un Metodo Classico che si presenta di colore giallo paglierino, con un perlage fitto e schiuma cremosa.
Al naso propone sentori di frutta matura e percezioni agrumate di pepe bianco e piante officinali, con un finale un po’ vegetale. In bocca è elegante, fresco, sapido, leggero nella sua verticalità.
Il vitigno Minutolo a bacca bianca è coltivato in Basilicata e Puglia; regione quest’ultima, dove è presente sin dall’antichità, nella Valle d’Itria, situata tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. Qui un tempo era conosciuto come Fiano, Moscatellina o Fianello. Il vitigno Bianco d’Alessano a bacca bianca è coltivato in Puglia. Di origine sconosciuta. Le prime notizie della sua presenza nelle Murge Martinesi (Taranto) risalgono al 1870. In passato non veniva mai coltivato da solo, ma in consociazione con altre varietà locali, in particolare, con la Verdeca. È diffuso in Puglia, nella zona della Murgia dei trulli e nelle valli adiacenti.
Cantina Coop UPAL
Spumante Valle d’Itria IGT – Metodo Italiano Brut Rosato Alma D’itria
Uve utilizzate – non dichiarate.
Permanenza in autoclave – max 5 mesi
Anche questo spumante realizzato dalla cantina UPAL ha obiettivi ben precisi; così il vino si presenta all’esame visivo di colore rosato con sfumature cipria, con un perlage vivace; al naso risulta curioso per riportare in evidenza note di cipria che si mischiano a piccoli frutti rossi che sfociano in sentori vegetali,
di macchia mediterranea. In bocca la CO2 fa da padrona di casa, forse un po’ eccessiva, dato che maschera relativamente tanto ed è un po’ tutto ciò che ci si aspetterebbe, tranne una nota finale croccante di frutti e mandorla verde.
Cantina Coop UPAL
Spumante IGT Valle d’Itria Metodo Italiano Extra Dry. dolce
Uve utilizzate – Minutolo 100%
Permanenza in autoclave – non dichiarata
Un bel bere, fresco, piacevole nonostante l’alta percentuale zuccherina, presentandosi all’esame visivo di colore giallo paglierino brillante, mentre all’esame olfattivo risulta aromatico, con note agrumate e fiori di acacia che si armonizzano perfettamente con l’insieme. In bocca è tondo, cremoso, armonioso e ben sorretto da una vena acida che lo rende piacevolissimo alla beva, smorzando in modo elegante la parte zuccherina.
Cantina Soc. Agricola Polvanera
Spumante Valle d’Itria IGT BIO – Metodo Italiano Brut – “M” Moresco
Uve utilizzate – Moresco 100%
Permanenza in autoclave – 3 mesi
Siamo, in provincia di Bari, nell’areale compreso fa Acquaviva e Gioia del Colle, ove si trova la cantina scavata per 8 metri nella roccia calcarea che rende bene l’immagine della tenacia che la caratterizza e della qualità che ha portato in degustazione; tutto il panel è rimasto sorpreso in senso positivo, a partire da questo metodo italiano che si presenta all’aspetto visivo di colore giallo paglierino brillante dalle venature verdoline, con una spuma ricca e un perlage di buona intensità. Al naso è estremamente interessante, fresco con sentori di mela verde, erba limoncella e muschio. In bocca si comprende meglio la struttura d’insieme, realizzata con gran rispetto del frutto, consentendoci di riscoprire quella vena citrina e quelle note fruttate percepite al naso, che rendono piacevolissima la beva,
Il Maresco è un vitigno a bacca bianca coltivato in Puglia e rientra tra i vitigni pugliesi autoctoni minori, presente soprattutto nei vecchi vigneti della Valle d’Itria, recuperato dall’istituto Regionale di agraria di Locorotondo.
Non si hanno notizie della reale origine del nome Maresco.
Cantina Soc. Agricola Polvanera
Spumante Puglia IGT BIO Metodo Italiano Rosé – “A”
Uve utilizzate – Primitivo 100%
Permanenza in autoclave – 3 mesi
Uno spumante che si presenta all’esame visivo di color corallo, con una spuma viva e un perlage di buona intensità. Al naso la bella percezione di freschezza apre le porte a interessanti note di piccoli frutti rossi come fragole e lamponi alle quali si aggiunge quella di petali di rosa. In bocca mantiene la sua giovane e semplice brillantezza; un buon equilibrio rende piacevole la beva con un finale leggermente amarognolo,
ma del tutto piacevole.
Cantina Soc. Agricola Polvanera
Spumante VSQ – Metodo Classico Brut – BIO Macchia di Gatto
Uve utilizzate – blend di uve autoctone a bacca bianca tra cui Moresco, Marchione, Falanghina.
Permanenza sui lieviti – 36/48 mesi
Un’altra eccellenza di questa cantina è questo Metodo Classico, la prova di quanto la spumantistica sia nelle sue corde. Uno spumante che si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino brillante, con una spuma cremosa e un perlage fine e persistente. All’esame olfattivo è delicato e intrigante, proponendosi ricco e variegato di sfumature che partono dalle note di pasticceria per arrivare a delle sfumature fruttate di cedro, mela, ampliandosi ad altre come quelle speziate di cardamomo e anice stelato con un finale erbaceo, di felce e fiori. In bocca lievita la piacevolezza della beva, districandosi fra leggerezza e complessità appaganti, con un ritorno delle note percepite al naso. Lungo e di buona persistenza, finisce con una intrigante nota balsamica.
Il vitigno a bacca bianca Marchione, coltivato esclusivamente in Puglia, è riportato in bibliografia anche con il nome di Maricchione ed era già presente nei vecchi vigneti della Valle d’Itria allevati ad alberello, insieme ad altri vitigni come Verdeca, Bianco d’Alessano ed altri minori come Impigno, Francavidda, Maruggio, Minutolo, ecc.
Cantina Soc. Agricola Polvanera
Spumante VSQ Metodo Classico BIO Brut Rosato – Montevella
Uve utilizzate – blend di uve a bacca rossa come Aglianico, Negroamaro, Nero di Troia e Primitivo.
Permanenza sui lieviti – 36/48 mesi
Un rosato che sorprende tanto, per mille motivi, fra i quali la grande maestria nel saper coniugare freschezza e verticalità, ma anche la capacità di indicare una strada importante per la spumantistica pugliese.
Uno spumante che si presenta all’esame visivo di colore rosa corallo che nel bicchiere sprigiona una spuma leggera e un perlage intenso e fino. Al naso sorprende la nota di petali di rosa essiccati, abbinata a quelle fruttate di piccoli frutti rossi del sottobosco alle quali si aggiungono cenni officinali che sfociano in note agrumate di pompelmo rosa. In bocca è ricco, pieno, rotondo, armonioso, equilibrato, sapido con un finale ancora agrumato e balsamico; di rara verticalità per queste latitudini. In finale che dire: una bella bolla.
ll vitigno a bacca nera Nero di Troia, coltivato in Campania e Puglia, chiamato anche Uva di Troia, con il tempo ha dimostrato le sue grandi potenzialità contribuendo a produrre vini strutturati e longevi. Per ipotizzare la sua provenienza si sono fatte tre ipotesi; la prima che lo indica come proveniente dalla storica città del Asia minore descritta da Omero; la seconda ipotesi, meno suggestiva ma personalmente quella più accreditabile, indica la cittadina albanese Cruja come origine dell’Uva di Troia. Rimane inoltre la tesi che indica il vitigno come originario proprio della caratteristica città pugliese di Troia, dove però non ci sono vigneti.
Cantina Pisan Battél s.r.l.
Spumante Metodo Classico Pas Dosé Rosé – 2019
Uve utilizzate – Uva di Troia 100%
Permanenza sui lieviti – 30 mesi
Siamo a San Severo, nel foggiano, un areale sul quale si è attivato, per primo, il movimento spumantistico pugliese e che continua ancora oggi a far emergere aziende vogliose di valorizzare questo territorio.
Come è il caso della cantina Pisan – Battél che ha voluto interpretare a modo suo la spumantistica proponendo un vino, in questo caso, che si presenta all’esame visivo di colore oro rosa antico, con una spuma e un perlage molto fine. All’esame olfattivo, le note di frutti rossi del sottobosco e melagrana la fanno da padrone, ma ci lasciano subito. In bocca è piacevole, semplice, pronto per essere bevuto senza chiedere troppo nell’insieme. Una bolla ben fatta che invita a bere e a ribere.
Cantina Pisan Battél s.r.l.
Spumante VSQ Metodo Classico Pas Dosé S8 – Millesimato 2015
Uve utilizzate – Bombino Bianco 100%
Permanenza sui lieviti – 48 mesi
Il vino si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino e nel bicchiere sprigiona una spuma cremosa con un perlage fine e persistente. All’esame olfattivo le piacevoli note di crosta di pane ci accompagnano nella degustazione per aprirsi a quelle di fiori di acacia e sambuco le quali, a loro volta si uniscono a percezioni di macchia mediterranea, dove si evidenzia l’alloro, per finire a sentori agrumati.
In bocca è piacevole, anche de un po’ troppo rotondo per essere un Pas Bosé; ma è equilibrato, chiudendo con un retrogusto di erbe aromatiche che piacciono. Un altro spumante di Bombino che avvalora l’idea di come il vitigno e la zona di San Severo siano un connubio perfetto per esaltarsi in una bolla.
Il Bombino Bianco è un vitigno a bacca bianca coltivato nel centro sud Italia, in particolare sulla fascia adriatica.
È uno dei vitigni più antichi e più diffusi negli areali sopra indicati, insieme a dei vitigni conosciuti come Pagadebiti romagnolo e la Passerina marchigiana e abruzzese con i quali è stata confermata una corrispondenza eclatante dalle analisi del DNA che attestano siano parenti strettissimi. Le prove di vinificazione e di spumantizzazione confermano la validità dei prodotti ottenibili.
Cantina Gianfranco Fino
Spumante VSQ – Metodo Classico Rosé
Uve utilizzate – Negroamaro 100%
Permanenza sui lieviti – 35 mesi
Siamo a Manduria, nella parte più meridionale d’Italia, in una terra che Gianfranco fino conosce bene e che ama, legandosi alla tradizione di una viticoltura che conserva le viti coltivate ad alberello. L’ho conosciuto anni addietro e quello che mi piacque fu la sua intraprendenza nel far emergere la sua Puglia. Anche con questo Spumante c’è molto della sua idea di vino; si presenta all’esame visivo di colore rosa tenue, velo di cipolla, molto elegante. Con una spuma cremosa e un perlage fitto e persistente, all’esame olfattivo risulta lento nell’esprimersi, per aprirsi piano piano a note di crosta di pane e frutti rossi, con note sapide, agrumate di mandarino aprendosi a un finale di piante officinali come l’alloro. La bocca è fresca, morbida, elegante.
Una maggiore verticalità avrebbe aggiunto valore a una bolla che, di per sé, ha già un suo perché.
Cantina Rivera S.p.A.
Spumante VSQ – Metodo Classico Brut
Uve utilizzate – Bombino Bianco 100%
Permanenza sui lieviti – 24 mesi
Siamo nell’agro di Andria, geograficamente locati nella provincia di Barletta, Andria, e Trani, in quell’altopiano che separa la Murgia dall’Adriatico, lungo l’antica via Traiana, Qui l’azienda Rivera opera
su 150 ettari composti da vigneti e oliveti. Con una produzione enologica incentrata sulla DOC e la DOCG Castel del Monte, pur non disdegnando la produzione di spumanti come in questo caso, proponendo in degustazione un vino che si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino brillane, con una spuma cremosa e un perlage di buona fattura. All’esame olfattivo ha difficoltà ad esprimersi, risultando all’inizio
un po’ ridotto, ma aprendosi, successivamente, esprime note floreali e di frutti a pasta gialla e mela con un finale leggermente agrumato e sbuffi vegetali. Il sorso e di media freschezza, un po’scomposto in bocca dove si mischiano note vegetali a note di frutta con un finale ammandorlato. Troppa è la distanza tra le percezioni olfattive e quelle gustative.
Cantina Rivera S.p.A.
Spumante VSQ Metodo Classico Brut Rosé
Uve utilizzate – Bombino Nero 100%
Permanenza sui lieviti – 24 mesi
Un Rosé interessante, che si presenta all’esame visivo di colore rosa tenue, leggerissimo ed elegante; nel bicchiere sprigiona una spuma leggera e un perlage molto fine. All’esame olfattivo risulta intrigante, estremamente originale per le note terrose che si integrano perfettamente alle percezioni di frutti rossi come il ribes e poi a quelli di petali di rose. Nel finale, una percezione olfattiva agrumata rende omaggio all’ingresso in bocca che è scorrevole, piacevole. Elegante, fine e con un finale acidulo che non sorregge più di tanto l’assenza di una dose di verticalità che manca un po’. Comunque una bolla piacevole e ben fatta, che merita attenzione.
Il vitigno a bacca nera Bombino Nero è coltivato principalmente in Puglia e nella confinante Basilicata. Noto per la sua grande vigoria era anche chiamato “Buonvino”. Fino a qualche decennio addietro si supponeva che fosse una mutazione genetica del Bombino Bianco, ma ricerche più recenti hanno stabilito che i due vitigni non sono geneticamente analoghi, ma comunque strettamente correlati.
Cantina Lorusso
Spumante VSQ – Metodo Classico Brut Nature Millesimato 2018 – Benedetto
Uve utilizzate – Chardonnay 90% e Marchione 10%
Permanenza sui lieviti – 48 mesi
Siamo a Locorotondo, Bari e questo spumante mi consente di conoscere la sagacia creativa dell’enologo Benedetto Lorusso che anche in questo esercizio spumantistico, da lui attivato ormai da quasi dieci anni,
cerca di integrare ricerca e storia, abbinando due vitigni che integrano perfettamente l’eleganza e la spina dorsale, elementi necessari per fare grandi cose nella spumantistica, a qualsiasi latitudine. Ecco quindi che questo Metodo Classico si propone all’esame visivo di colore giallo paglierino intenso tendente all’oro e nel bicchiere sprigiona una spuma cremosa con un perlage fine e persistente. Al naso sorprende per la complessità che regala; spazia dalle note di crosta di pane a quelle tostate di nocciole, da quelle di fieno a quelle di mela e frutti gialli, da note salmastre saline a sfumature agrumate e di zenzero candito.
Al palato è fresco, di lunga sapidità, persistente ed elegante. Una bella bolla.
Cantina Alberto Longo
Spumante Metodo Classico Brut Nature Millesimato 2015 – BIO
Uve utilizzate – Falanghina, Bombino Bianco e altre.
Permanenza sui lieviti – dato non pervenuto
Siamo nella straordinaria Daunia settentrionale, nel foggiano, a due passi da Lucerna le cui mura sono visibili dalla cantina. Ho avuto modo di conoscere Alberto e comprendere quanto sia forte la sua volontà
di valorizzare la propria terra e i sui prodotti, quindi non mi sorprendo nel degustare questo metodo classico del 2015 che potrebbe riservarmi gioia o grande delusione; questo Brut Natura sorprende veramente, presentandosi all’esame visivo di colore giallo paglierino intenso tendente all’oro, sprigionando nel bicchiere una spuma ancora cremosa e un perlage vivo, fitto e persistente. All’esame olfattivo risulta piacevole con note di lieviti, fiori, agrumi, cedro candito, ananas, ginger, con un finale che ricorda i profumi della pastiera napoletana. In bocca sorprende la freschezza, la sapidità, la persistenza, la finezza e l’eleganza.
Cantina Alberto Longo
Spumante Metodo Classico Brut Nature Rosé Millesimato 2015 BIO
Uve utilizzate – Nero di Troia 100%
Permanenza sui lieviti – dato non pervenuto
Questo rosé, a differenza del Brut Nature, dimostra il tempo e si presenta all’esame visivo di colore rosa oro antico, con una spuma cremosa e un perlage tenue, ma ancora persistente. Al naso stenta ad aprirsi, poi gradatamente ecco pervenire percezioni di frutti rossi, note floreali di pansé, quelle di crosta di pane e un finale con un ricordo vegetale. Con l’innalzamento della temperatura cresce la percezione di amarene.
Al palato è abbastanza fresco, sapido ma oltre a una spiccata acidità resta solo il piacere, per chi ama le bolle datate, di saperle apprezzare come gastronomiche.
Cantina Due Palme
Spumante VSQ – Metodo Classico Brut Millesimato – Mille e Trenta
Uve utilizzate – Negroamaro 100%
Permanenza sui lieviti – non dichiarata – Sboccatura 2023
Siamo A Cellino San Marco, in provincia di Brindisi, al cospetto di una delle più importanti e grandi cooperative delle Puglie. Nata nel 1989 dall’incontro di quindici soci, si è evoluta a dismisura contando oggi più di 1.000 conferitori che operano su 2.500 ettari di vigneti tra le province di Brindisi, Lecce e Taranto. Accanto alla cantina principale di Cellino San Marco, ruotano altre 5 cantine cooperative che trasformano al plurale il nome in “Cantine” Due Palme. In questo caso il vino proposto nella degustazione, vinificato in bianco si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino, con un perlage fine. Al naso si propone con profumi delicati di crosta di pane, quelli floreali e note fruttate. Al palato è pieno, sapido ed equilibrato, con una nota acidula.
Cantina Scarano Spumanti di Scarano Angelo
IGP Puglia Metodo Classico Extra Brut
Uve utilizzate vinificato in bianco Verdeca 100%
Permanenza sui lieviti – 24 mesi – Sboccatura il 22/05/2024
Siamo sulla STR per Contardo, nelle vicinanze di Brindisi; nei loro odierni cinquanta ettari di vigneti, gli Scarono, in particolare ora Angelo e Gabriele, sulle orme del primo Angelo, capostipite della famiglia, hanno intrapreso un viaggio nella viticoltura brindisina dedicandosi non solo ai classici vini fermi autoctoni, ma alla spumantizzazione degli stessi orientando in quel difficile esercizio enotecnico il patrimonio genetico che avevano fra le mani. In questo caso la cantina si è cimentata nella valorizzazione del vitigno Verdeca.
Il vino portato in degustazione si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino, con riflessi dorati e con un perlage persistente. All’esame olfattivo evidenzia la polposità del frutto al quale si aggiungono note dolci, ma anche di mela e pasta gialla, oltre a percezioni di miele, bergamotto, spezie e, nel finale leggere percezioni vegetali. Lo scalino delle percezioni gustative della bocca è un po’ diverso da quelle avute al naso, comunque risulta buona la freschezza che è sorretta da una bella sapidità. Nell’insieme un buon prodotto.
Cantina Scarano Spumanti di Scarano Angelo
IGP Puglia Metodo Classico Cuvée Brut Rosé
Uve utilizzate – Susumaniello e Negroamaro.
Permanenza sui lieviti –24 mesi – Sboccatura il 22/05/2024
Con questo Spumante l’esercizio enologico della cantina si è concentrato su un altro vitigno autoctono estremamente originale, potenzialmente eclettico, meravigliosamente duttile nella sua adattabilità alla spumantizzazione. In questo caso il vino proposto in degustazione si presenta all’esame visivo di colore tendente al melograno, con un perlage vivo così come lo è anche la spuma. All’esame olfattivo questo spumante vinificato in rosato evidenzia una nota vegetale di macchia mediterranea che non dà fastidio,
anzi arricchisce e si integra sia con quelle di frutti di bosco che con quelle di nocciola, fiori di acacia e biscotti. In bocca è fresco, piacevole, semplice, beverino ma un po’ corto, pur essendo, nell’insieme, una bolla ben fatta, che tocca le corde del buon bere. Una maggiore sapidità lo avrebbe condotto a vette eccelse.
Il Susumaniello è un vitigno a bacca nera, di probabili origini dalmate, diffuso da tempo in Puglia, soprattutto in provincia di Brindisi. Il suo nome deriva dalla sua abbondante produttività che permetteva, letteralmente, di “caricare il somaro”. Il fatto che le piante più mature diano bassa produzione e quindi l’alta concentrazione dei mosti e la loro buona acidità fissa, ne ha determinato la riscoperta, permettendo di ottenere dal Susumaniello grandi vini rossi.
Cantina Sociale Produttori di Manduria
VSQ Metodo Classico Brut Rosé Millesimato 2019 – Linea Leggiadro
Uve utilizzate – Negroamaro 100%
Permanenza sui lieviti – 26/30 mesi – Sboccatura 2024
Ci troviamo a Manduria, in provincia di Taranto, al cospetto di una cantina che, senza paura di essere smentiti, è il manifesto storico della viticoltura tarantina e ancor di più di vitigni come Primitivo e Negroamaro. Era il 9 luglio del 1932 quando venne data la forma giuridica a questa cooperativa. Oggi i poco più dei suoi 400 soci operando su una superficie vitata di quasi 1.000 ettari e continuano a dare impulso a un’azienda che ha attraversato decenni con gagliardia e piglio. Oltre alla vasta gamma dei vini fermi, ecco gli spumanti, uno dei quali è questo vinificato in rosato che si presenta all’esame visivo di colore rosa tenue, con un perlage fine e persistente. All’esame olfattivo evidenzia note di cipria, lamponi, agrumi, ribes e fragole selvatiche. Il sorso è fresco, agile, verticale, sapido, cremoso e con un ottimo parallelismo fra le note olfattive delle percezioni agrumate e i frutti con ritorni balsamici interessanti. Se il grado zuccherino fosse stato un pelo più basso…
Cantina Sociale Produttori di Manduria
VSQ Metodo Classico Brut Millesimato 2021 – Linea Leggiadro
Uve utilizzate – Fiano 80% e Malvasia Bianca 20%
Permanenza sui lieviti – 30 mesi – Sboccatura 2024
Non fu solo Plinio il Vecchio a parlare di Manduria, definendola città “viticulosa”, ma anche altri scrittori romani, come Marziale, Ateneo, Varrone la citarono ed elogiarono i vini qui prodotti. Il popolo Messapico era consapevole dell’importanza del vino al punto che a Brindisi fu coniata una moneta con inciso sopra l’immagine del poeta-musico Arione che, con grappolo e coppa in mano, cavalca un delfino. Quindi vino sia, anzi uno spumante che si presenta all’esame visivo di colore paglierino tenue dai riflessi verdolini, con un perlage fine e persistente. All’esame olfattivo è ammiccante, fragrante aprendosi a note biscottate e di nocciole. In bocca è setoso, con scarsa verticalità, ma nell’insieme è una bolla che si lascia bere bene.
Cantina Colli della Murgia
IGP Puglia – Metodo Italiano Extra Dry
Uve utilizzate – Verdeca 100%
Permanenza in autoclave – 6 mesi
Siamo in contrada Zingariello, a Gravina in Puglia, nel territorio dell’Alta Murgia, chiamato il cuore di pietra della Puglia, contraddistinto -come venne descritto dallo storico tedesco Ferdinando Gregorovius-
da una spettacolare successione di creste rocciose, dolci colline, cavità carsiche, doline e inghiottitoi, scarpate ripide, boschi ed enormi pascoli naturali. Qui opera questa cantina sociale che fin dal lontano
1996 è certificata biologica e che è stata la prima ad aver riportato in vita il Minutolo, considerato oggi tra le più interessanti varietà a bacca bianca del panorama enologico pugliese. In questo caso però ha proposto alla degustazione uno Spumante Bianco IGT Puglia utilizzando uno storico vitigno, la Verdeca come omaggio sia alla città di Gravina in Puglia, sia al territorio. Un vino che si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino brillante, con una spuma cremosa e intensa e un perlage brillante. Al naso si propone con un bouquet floreale intenso e percezioni fruttate. Al palato è fresco, pungente; caratteristica quest’ultima che smorza il grado zuccherino e lo rende piacevolmente morbido, armonioso e ottimamente bilanciato, con un finale fruttato.
Cantina Colli della Murgia
VSQ IGP Puglia – Metodo Classico Brut Biologico – Amore Protetto
Uve utilizzate – Minutolo
Permanenza sui lieviti – 48 mesi
Mancava un vino che fosse dedicato all’amore, quello vero, quello da proteggere, da assaporare giorno dopo giorno e da festeggiare ogni volta se ne sente il bisogno, e perché no, magari stappando proprio questo spumante che si è presentato in degustazione, all’esame visivo di colore giallo paglierino intenso, con un perlage e una spuma fine ed elegante, mentre all’esame olfattivo sorprende positivamente, essendo intenso ed elegante proponendosi con note leggere di crosta di pane che si sommano a quelle di erbe officinali, come salvia e timo, con un crescendo di agrumi e leggerissimi richiami di frutta secca. In bocca è fresco verticale, profondo, conforme alle note olfattive; la bollicina non è aggressiva ma cremosa e la cosa rende il sorso nell’insieme pieno e complesso. Una buona a piacevole bolla morbida, armoniosa, rotonda e ottimamente bilanciata.
Cantina Sociale San Donagi
Spumante Metodo Classico Brut – Momento
Uve utilizzate – Fiano e Trebbiano in percentuali non dichiarate.
Permanenza sui lieviti – 24 mesi
Siamo a San Donaci, nel brindisino, alle porte dell’agro salentino, e ci troviamo al cospetto di una cantina sociale nata nel 1933 per merito di 12 imprenditori. Oggi operano, fra soci conferitori e altri che hanno come riferimento la struttura, più di 300 viticoltori. I decenni passati hanno condotto l’azienda a un continuo rinnovamento, al fine di accrescere qualitativamente la proposta commerciale intervenendo su ogni singolo aspetto della filiera produttiva. In questo caso lo spumante proposto si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino chiaro, con un perlage delicato, mentre all’esame olfattivo propone note di fiori appassiti e balsamiche, leggermente ossidate. In bocca risulta semplice, di facile beva, dando la sensazione d’essere scarsamente coinvolgente, pur restando una gradevole beva.
Cantina Schola Sarmenti
Spumante VSQ Metodo Classico Brut Rosé Pas Dosé Millesimato 2018 – Collezione 24
Uve utilizzate – Negroamaro 100%
Permanenza sui lieviti – 24 mesi – sboccatura 2021
Siamo a Nardò, Lecce, a ridosso del mar Jonio, nella cantina storica Schola Sarmenti, autentica vineria pugliese; struttura bellissima, elegante, sapientemente restaurata, ove fanno mostra di sé prestigiose volte
a stella, sorrette da mura antiche. Lo spumante proposto in degustazione ci ha sorpreso per la sfida affrontata nella elaborazione di questo Negroamaro in purezza, ottenuto da vigne vecchie di oltre 50 anni allevate ad alberello. U vino che si è presentato all’esame visivo di colore rosa ramato leggero, con perlage delicato, mentre all’esame olfattivo si propone con note di erbe aromatiche come il rosmarino, che lasciano spazio a percezioni agrumate e speziate orientaleggianti, fra cui il sandalo. In bocca l’impatto è vivo, piace la delicata tannicità, che si percepisce un po’ ruvida all’apparenza, ma che si integra con una dose di salinità che regge insieme a una buona dose di acidità, risultando la spina dorsale della beva. Si entra volentieri in una piacevolezza armonica ed equilibrata dell’insieme. Una bella bolla.
Cantina d'Araprì
Spumante IGP Metodo Classico Brut Millesimato 2019. RN
Uve utilizzate – Bombino Bianco 100%
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Siamo a San Severo, provincia di Foggia, città fondata da Diomede e ricca di alcune delle migliori effigi del barocco pugliese. La cantina, posta nel vecchio borgo della cittadina si contraddistingue per i caveau sotterranei che si snodano come un labirinto sotto la cittadina e dove, chiaramente, sono alloggiate le pupitre delle bottiglie di spumante messe a maturare sui lieviti. Sono passati alcuni decenni da quando Girolamo D’Amico, Ulrico Priore e Louis Rapini si cimentavano nella spumantizzazione sul terrazzo di casa. Oggi sono una delle realtà più prestigiose del sistema spumantistico pugliese e la campionatura di bottiglie proposte a Bubble’s in degustazione è la riprova, fra cui questo millesimato che si presenta all’esame visivo di colore oro scintillante, dovuto certamente al passaggio in legno e alla malolattica fatta effettuare in parte. Con un perlage sottile e persistente, al naso propone un ampio spettro olfattivo, integrando note burrate e vaniglia a quelle fruttate di ananas, banana e mela matura. In bocca si propone con un grande equilibrio, eleganza, rotondità e verticalità. Una bella bolla.
Cantina d'Araprì
Spumante Metodo Classico Brut Gran Cuvée XXI Sec. Millesimato 2017
Uve utilizzate – Bombino Bianco, Montepulciano e Pinot Nero in percentuali non dichiarate
Permanenza sui lieviti – 60 mesi.
Questo Spumante è una Cuvée di tre grandi annate che con perizia sono state affinate a lungo nelle antiche cantine dell’azienda, al riparo dalla luce e protette da una temperatura costante, raggiungendo il massimo della “Pienezza”. Il vino si presenta all’esame visivo di colore giallo luminoso, con un perlage sottile e persistente. Bisogna essere sinceri, è complesso districarsi fra le numerose percezioni che si hanno tuffando il naso nel bicchiere; si evolvono, cambiano, si intrecciando fra loro. Ecco le note di caffè d’orzo e quelle di cioccolato, quelle di vaniglia e di caramello salato, di erbe officinali e spezie orientaleggianti, di cedro candito e arancio tarocco. In bocca la bolla è signorile, ricca “di saperi” e memoria, risultando cremosa, vivace, giustamente acida e verticale. Una gran bella bolla.
Cantina d'Araprì
Spumante Metodo Classico Brut Rosé
Uve utilizzate – Montepulciano e Pinot Nero in percentuali non dichiarate.
Permanenza sui lieviti – 60 mesi – Sboccatura 2024
Questo rosato e tipico, meridionale e si presenta all’esame visivo di colore intrigante, salmone con venature di velo di cipolla, con un perlage delicato e una spuma cremosa. All’esame olfattivo propone note floreali e di frutti rossi come lamponi maturi e ciliegia e altri agrumati e leggerissimamente balsamici. In bocca, avvolgente, carezzevole, è piacevole nella beva che risulta vivace, sorretta da una buona dose di sapidità e da una buna persistenza, con un ritorno agrumato di mandarino e scorza di arancio candito.
Lungo e persistente.
Cantina Tre pini di Pietra Giovanna
Spumante Metodo Classico Brut Millesimato 2015 Bio
Uve utilizzate – Malvasia Bianca 100%
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Siamo a due chilometri da Cassano delle Murge e a 25 da Bari, nel cuore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. È una cantina che affonda le proprie radici nelle antiche tradizioni contadine della famiglia Plantamura, con il desiderio di dare valore al grande potenziale culturale, turistico ed enogastronomico del proprio territorio. Crediamo sia da interpretare in quest’ottica, lo spumante proposto in degustazione che si presenta all’esame visivo di colore oro scintillante, con un perlage finissimo e leggero che inquadra perfettamente la struttura olfattiva di questa Malvasia, nonostante il passare degli anni e la lunga permanenza in bottiglia. Un pregio, a nostro avviso. Avendo mantenuto il suo profilo aromatico, ma anche la delicatezza come Malvasia, arriva al punto di suscitate diverse interpretazione all’interno del panel di degustazione, fra chi non ama molto le note mielose, balsamiche e ossidative con le quali il tempo ha segnato questa bolla e chi invece le ama spudoratamente. In bocca è elegante, la bolla leggera e poco percepibile riesce a mantenere ancora vivi tutti gli elementi del puzzle delle percezioni gioventù, continuando ad intrigare gli appassionati di queste bolle gastronomiche.
Cantina Futura 14
Spumante VSQ Metodo Classico Brut Rosé
Uve utilizzate – Negroamaro 100%
Permanenza sui lieviti – 36 mesi
Cos’è il vino? Quale valore ha per alcuni uomini? È passione pura, quella che spinge verso il pensiero ancestrale della terra, del vigneto e del vino. Tutti elementi considerati parte integrante dell’italico pensiero, essendo carichi di implicazioni sociali, economiche, politiche e simboliche.
Il vino è un centro d’ancoraggio sul territorio, di aggregazione sociale dai contenuti trascendentali.
Il vino è tutto ciò ed è la sua fondata incomprensione, le mille sfaccettature che assume, che ce ne fanno innamorare. Per questo motivo è nata Futura 14, il nome della cantina che Bruno Vespa ha fondato insieme ai suoi due figli, Federico ed Alessandro. Una cantina che ha puntato sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni, come nel caso di questo spumante per il quale è stato usato il Negroamaro. Il vino si presenta all’esame visivo di colore rosa, tenue, con vene di cipria e un perlage fine e leggero; elementi che fanno da preludio a note olfattive molto intriganti che spaziano dalle floreali di petali di rosa alla cipria, dai frutti rossi a percezioni speziate di tamarindo e china. La bocca, equilibrata e armoniosa, è ben strutturata in temini di sapidità, acidità e verticalità. Una bolla ben fatta e di bella beva.
Cantina Leone De Castris
Spumante VSQ Metodo Classico Extra Brut Rosé – Millesimato 2020
Uve utilizzate – Negroamaro 100%
Permanenza sui lieviti – 27 mesi
Siamo a Salice Salentino, sotto Lecce, al cospetto di una delle aziende più antiche della Puglia, la cui storia viaggia parallelamente al vino pugliese, essendo attiva da oltre tre secoli. Una nobiltà enologica e vitivinicola che affascina, incute stima e quel rispetto necessario sa attribuire a chi ha fatto la storia.
La cantina ha pensato bene di proporre in degustazione uno dei suoi prestigiosi rosé, un millesimato extra brut che si presenta all’esame visivo di colore rosa velo di cipolla, con una spuma cremosa che fa da preludio a un perlage fine. Al naso le percezioni sono ricche, intense; si apre a note floreali e di frutta rossa, con l’aggiunta di percezioni speziate e di petali di rosa. La bocca è equilibrata, elegante, con una struttura acida; la consequenziale verticalità abbinata alla sapidità, rende la beva piacevole e gustosa. Bella bolla.
Cantine Tenute Rubino
Spumante Metodo Classico Extra Brut Rosé - Summaré
Uve utilizzate – Susumaniello 100%
Permanenza sui lieviti – 27 mesi
ll Salento è nell’immaginario collettivo il tacco d’Italia, uno degli scrigni della storia italica, un tempo chiamato Messapia, ovvero terra fra due mari. Un crocevia di poli e un intreccio di culture. Qui la famiglia Rubino ha locato le sue cinque diverse tenute: quella denominata Tenuta Jaddico, Pedula di Geremia, quella di Uggio-Punta Aquila e tenuta Palombara, oltre al vigneto di Ostuni dove la proprietà ha piantato cinquemila piante, allevate a cordone speronato, di un vitigno raro, ma tipico della Puglia: l’Ottavia.
Le vigne di Uggìo-Punta Aquila ricadono sull’altopiano salentino, a circa 80-100 metri s.l.m. distanti 13 km dalla costa del mar Adriatico, in un’area compresa tra i comuni di Brindisi, Mesagne e Cellino San Marco. L’intero areale è caratterizzato da sabbie giallastre debolmente cementate che, dopo pochi centimetri, poggiano su sabbie argillose a loro volta ricadenti su argille grigio-azzurrastre. Ogni tenuta ha una sua finalità produttiva, allo scopo di recuperare e valorizzare vitigni come il Susumaniello o semplicemente analizzare come i classici vitigni salentini rispondano alle variazioni ampelografiche. Nello spumante presentato in degustazione cha l’azienda ha proposto, si fa appunto uso del Susumaniello; un vino che si presenta all’esame visivo di colore rosa vivo, con un perlage fine e una spuma cremosa, Al naso propone note olfattive floreali e di frutti rossi, con l’aggiunta di percezioni speziate e un finale che ricorda le radici e la liquirizia. La bocca è equilibrata. molto elegante, la strutturata acidità e verticalità rendono la beva piacevole e gustosa.
Bella bolla.
Cantine Tenute Rubino
Spumante IGT Metodo Classico Extra Dry Libens
Uve utilizzate – Vermentino 100%
permanenza sui lieviti – 27 mesi
Secondo vino in degustazione delle Tenute Rubino, viene prodotto dalle vigne della tenuta di Uggìo-Punta Aquila, negli stessi territori del loro primo spumante esaminato. Sotto l’aspetto sensoriale, questo spumante si propone all’esame visivo di colore rosa vivo, con un perlage fine e una spuma cremosa. Al naso propone note olfattive di biancospino, di erbe aromatiche, di mela candita, agrumi e tiglio. La bocca è equilibrata, aperta, con sentore sapido e di buna acidità, il tutto in una bolla che, pur essendo un po’ grossolana, riporta al palato i sentori fruttati percepiti al naso.
Cantina Sociale Tauro
Spumante IGT Metodo Classico Extra Dry Rosé – SelVé
Uve utilizzate – vitigni a bacca rossa del territorio come Primitivo e Negroamaro.
Permanenza sui lieviti – non dichiarate
Siamo ad Alberobello ed è questa l’unica certezza acquisita, non avendo nessuna altra informazione in merito all’azienda, se non il fatto di aver ricevuto in degustazione uno spumante che si presenta all’esame visivo di colore rosa delicato, con un perlage vivo e una spuma cremosa. Al naso propone note di granito, sassi minerali che sono il preludio a quelle di piccoli frutti rossi, con cenni di lampone e pompelmo rosa. In bocca è fresco, la bolla cremosissima integra note agrumate e una sapidità quasi marina che aiutano la parte zuccherina a non essere invadente; il finale è amaricante ed equilibrato.
Cantina Sociale Coop. Ruvo di Puglia
Castel Del Monte DOC – Spumane Metodo Italiano Extra Dry Rosé Gryfus – Millesimato 2023
Uve utilizzate – Bombino Nero 100%
Permanenza in autoclave – 3 mesi
Siamo a Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, a un passo da Castel del Monte, il maniero di Federico II ed è in questo areale che insistono le radici di questa cooperativa fondata nel 1960 da un nucleo di ventotto vignaioli che si uniscono per aumentare la propria forza contrattuale nella vendita delle uve, passando, negli anni, da semplice produttrice di mosti a cantina in grado di imbottigliare i vini. Oggi la Cooperativa è una delle più importanti realtà vinicole dell’Italia meridionale, arrivando a contare oltre 400 soci e conferimenti superiori alle 8.000 tonnellate d’uva per vendemmia. Un impegno che merita considerazione; come gli spumanti portati in degustazione. Questo Bombino nero che si presenta all’esame visivo di colore rosa tenue, con un perlage vivace, mentre al naso propone note olfattive di frutta rossa come lamponi e fragoline selvatiche, oltre a percezioni di melograno. Sorso allegro, fresco, finale di confetto alla mandorla, ma anche leggermente vegetale.
Cantina Sociale Coop. Ruvo di Puglia
Spumante Moscato di Puglia IGP Metodo Italiano Dolce- Gryfus
Uve utilizzate – Moscato di Puglia 100%
Permanenza in autoclave – 3 mesi
Le uve vengono sottoposte a pressatura soffice e il mosto ottenuto viene decantato e filtrato prima di essere portato ad una temperatura di zero gradi centigradi. Viene poi caricato in autoclave dove subisce una sola fermentazione. Resta dai 60 ai 90 giorni sulle fecce prima di passare all’imbottigliamento isobarico. Il vino si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino, con un perlage brioso e schiuma cremosa. Al naso propone note floreali di mimosa e fruttate di pesca sciroppata, con un finale di erbe aromatiche. In bocca è piacevolissimo, di buon equilibrio, bilanciando la vena dolce con una verticalità che non stanca la beva.
Cantina Sociale Coop. Ruvo di Puglia
Castel Del Monte DOC Spumante Metodo Italiano Brut
Uve utilizzate – Verdega, Fiano Minuto e Bianco d’Alessandro in percentuali non dichiarate
Permanenza in autoclave – 3 mesi
Il vino si presenta all’esame visivo di colore giallo paglierino brillante dai riflessi dorati, con un perlage fine e una spuma persistente. All’esame olfattivo escono note di fiori bianchi e fruttate che si ampliano a quelle agrumate e vegetali. In bocca è fresco, equilibrato, con buona verticalità; nell’insieme è una bolla ben fatta e abbastanza gustosa.